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Il Re della pizza costruisce la Città della Madonna

06 Dicembre 2006

Il Re della pizza costruisce la Città della Madonna

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Nasce negli Stati Uniti una città tanto cattolica da vietare gli anticoncezionali e censurare la Tv. Ma con Internet, come faranno ad Ave Maria City?

Laggiù nella terra delle paludi, degli alligatori e delle piantagioni di pomodori, a 40 chilometri da Naples (Florida), sorge la Ave Maria University – la prima università cattolica costruita negli Stati Uniti da quarant’anni a questa parte. E fino a qui un bel chissenefrega sarebbe anche giustificato. Il fatto è che attorno all’università (che sorge in Florida perchè nel Michigan non gliel’hanno lasciata costruire) sta oggi nascendo una nuova cittàultracattolica che (sorpresa) si chiamerà Ave Maria (city). Costruita in stile europeo, centrata attorno a una cattedrale che vanterà il più grande crocifisso del paese, prevede 11.000 case e 20.000/30.000 residenti di cui 5.000 studenti.

Il Marine, la pizza e il paradiso

La città dedicata alla Beata Vergine è il progetto del cuore del ricchissimo Tom Monaghan, ex marine e fondatore della catena Domino’s Pizza. In questo sogno cattolico il pizzaiolo miliardario ci sta mettendo almeno 250 milioni di dollari, pienamente convinto che si tratti della volontà di Dio. Armato della sua convinzione che la Storia non sia altro che «una grande battaglia fra il bene e il male», e determinato a «non restare a bordo campo» in questa battaglia, il signor Monaghan sta mettendo in piedi una città senza compromessi.

Sovrapponendo la proprietà assoluta della città con il suo governo assoluto, non permetterà agli ospedali di praticare aborti. Le licenze commerciali saranno concesse solo a quei drugstore che si impegneranno a non vendere anticoncezionali. Gli abitanti non saranno in grado di acquistare riviste spinte. Il bouquet di canali televisivi via cavo sarà censurato, in modo che la pornografia non trovi modo di entrare nelle abitazioni degli avemarianensi.

Mentre altre scuole di pensiero vedono la virtù come la capacità di resistere alle tentazioni, Monaghan crede in una filosofia di tale stretta aderenza da imporrerigide leggi morali, foriere di un ferreo controllo dei media. La città che raccoglierà una comunità pronta a rinunciare al proprio libero arbitrio ha già ricevuto l’appoggio del governatore Jeb Bush (fratello di quell’altro Bush, ma a differenza di George convertito al cattolicesimo) e l’interesse dal Papa. E se tutto va bene aprirà le sue porte ai pii residenti già a partire dal 2007 (se non state nella pelle potete controllare l’avanzamento dei lavori grazie alle webcam accessibili dal sito della città).

Il libero arbitrio e la neutralità della Rete

Per quello che mi riguarda, che persone maggiorenni scelgano liberamente di vivere come comanda la loro coscienza, non mi crea grossi problemi. I problemi (legali) già li creeranno alla proprietà di Ave Maria City una serie di associazioni e gruppi di pressione americani, sulla base del fatto che le sue leggi “private” violerebbero i diritti costituzionali. Quello che preoccupa me è invece che si mettano le mani sui media e che qualcuno decida quali contenuti siano adatti o meno per la popolazione. Anche perchè, nel caso specifico, filtrare le Tv via cavo e proibire la vendita dei giornali porno non risolve certo il problema principale, che si chiama Internet.

Nel momento in cui i cittadini di Ave Maria avranno accesso alla Rete, nulla potrà impedire loro di guardarsi le peggio sconcezze e nessuno potrà impedire ai soliti noti di intasare le loro caselle e-postali con messaggi poco morali. Ma davvero nulla e nessuno potrà impedirlo? E se l’autorità morale decidesse di mettere le mani sui cavi e sulle frequenze, per garantire la moralità dei media? In fondo la possibilità non é così remota. Pensiamo al discorso della neutralità della Rete. Pensiamo alla voglia matta delle compagnie di telecomunicazione di applicare tariffe più alte per far passare più velocemente certi contenuti (Google, Yahoo!, gli streaming video di CNN e di YouTube) e di lasciare il resto fluire lentamente.

Davvero è così improbabile uno scenario dove certi contenuti viaggino veloci, altri piano e altri non viaggino per niente? La censura di Internet è un fatto della vita in molti paesi lontani, lontani. Attenzione a che non arrivi prossimamente in una nazione o in una città prossima a noi.

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