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Il Piemonte all’avanguardia nell’uso delle ITC

20 Giugno 2003

Il Piemonte all’avanguardia nell’uso delle ITC

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Regione Piemonte e C.S.I., il colosso informatico subalpino, hanno recentemente organizzato il seminario “La Società dell’Informazione in Piemonte: misurazione e confronto con quattro Regioni europee”. Di fronte Piemonte, Catalunya, Baden-Wüttemberg, …

Regione Piemonte e C.S.I., il colosso informatico subalpino, hanno recentemente organizzato il seminario “La Società dell’Informazione in Piemonte: misurazione e confronto con quattro Regioni europee”. Di fronte Piemonte, Catalunya, Baden-Wüttemberg, Ungheria e Portogallo e il livello di propensione all’uso delle ICT.

Il Piemonte risulta all’avanguardia nell’utilizzo dei personal computer, posseduto dal 55% delle famiglie, e di Internet (44,7%), con tutti i Comuni collegati in rete, ma ancora in ritardo nella diffusione delle connessioni a banda larga e nell’e-business.

La ricerca è stata realizzata dal Politecnico di Torino e dall’Istituto Superiore Mario Boella nell’ambito del progetto “Regional-IST”, finanziato dall’Unione Europea, e su commissione della Regione, che ha lo scopo di analizzare e confrontare la diffusione delle nuove tecnologie info-telematiche in aree europee selezionate per l’omogeneità del loro tessuto socio-economico.

Cinque le tematiche affrontate nello studio: tre relative alla propensione all’utilizzo delle ICT (Information&Communication Technologies) da parte di cittadini, imprese e pubblica amministrazione (dalla loro dotazione informatica all’utilizzo reale delle nuove tecnologie e di Internet), e due incentrate sui rapporti di domanda e offerta nel campo dell’e-government e dell’e-business.

“Non solo oltre la metà delle famiglie piemontesi possiede almeno un computer, nella maggior parte dei casi connesso a Internet – ha commentato l’Assessore regionale per le New Economy, Gilberto Pichetto, che è intervenuto con un messaggio videoregistrato – ma quasi tutte le imprese piemontesi hanno le dotazioni informatiche di base, e 7 su 10 hanno realizzato un sito aziendale. L’utilizzo delle rete è però ancora da sviluppare, se si pensa che solo il 6,8% delle imprese pratica l’e-commerce, una percentuale tre volte inferiore a quella riscontrata nella regione tedesca”.

La ricerca ha inoltre rilevato come i Comuni piemontesi siano per oltre l’80% connessi a Internet, mentre invece nell’utilizzo delle reti Intranet per la gestione e la condivisione dei documenti in formato elettronico (7,3% dei Comuni piemontesi) si è evidenziato un certo ritardo nei confronti sia della Catalunya (10%) che del Baden-Württemberg (31,5%).

I personal computer sono utilizzati da ben il 68% dei dipendenti comunali piemontesi, ma con usi “tradizionali”, mentre decisamente più basso, soprattutto a fronte dei risultati fatti segnare da Baden Württemberg e Catalunya, è la percentuale di dipendenti pubblici che utilizzano l’e-mail come regolare strumento di comunicazione interno ed esterno (33,6%).

“Proprio per rafforzare i risultati fino ad ora conseguiti – ha aggiunto Pichetto – è allo studio un progetto per la realizzazione di un osservatorio della net-economy che sarà a disposizione degli amministratori e dei manager delle Pubbliche amministrazioni locali, degli attori del comparto per il monitoraggio delle politiche pubbliche e delle aziende locali e multinazionali”.

L’e-business si rivela in Piemonte molto meno sviluppato che nelle altre Regioni partner del progetto: sia dal lato della vendita online che da quello della domanda, si registrano risultati inferiori a Catalunya e Baden Württemberg. Scarsamente diffuso il telelavoro: mentre in Catalunya il 9,4% delle imprese permette a parte dei suoi dipendenti di telelavorare con una certa frequenza, nella nostra regione questo dato risulta essere pari al 4 %.

“Grazie ai dati e alle informazioni che saranno resi disponibili – ha concluso Pichetto – la Regione potrà valorizzare l’integrazione tra pubblico e privato che è alla base dello sviluppo del distretto piemontese dell’Ict e di tutta l’economia del territorio”.

La versione completa del rapporto è disponibile sul sito di RuparPiemonte, la Rete unitaria della Pubblica amministrazione regionale.

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