I ricercatori dei due colossi giapponesi hanno studiato una serie di applicazioni in grado di sfruttare i principi dell’Intelligenza Ambientale” con l’obiettivo di sviluppare nuove interfacce quali rivelatori ambientali, software di sintesi e di riconoscimento vocale. Sony, ad esempio, ha messo a punto un lettore di Cd che si presenta come un semplice supporto su cui posare il Cd stesso, ancora all’interno della sua custodia. Appena il Cd si trova sul supporto, la lettura prende avvio, senza che sia necessario estrarre il Cd dalla custodia, inserirlo nel lettore eccetera.
Il contenuto del Cd, in realtà, è conservato su un server collegato all’impianto hi-fi, mentre la custodia del Cd contiene un chip identificativo (RFID, Radio Frequency Identification), che viene letto dal supporto. Ecco svelato il mistero, altro non è se non la lettura del chip che consente l’avvio alla lettura dei file contenuti nel server.
Il gesto al potere
Da parte sua, Toshiba ha sviluppato un sistema che permette, teoricamente, di eliminare tutti i commutatori presenti in una casa. Grazie a un accelerometro, accoppiato a un modulo Bluetooth, la mano dell’utente è seguita da un server informatico, capace di riconoscere i comandi sotto forma di gesti (le informazioni di posizione e d’accelerazione sono inviate al Pc tramite onde radio).
Così, la luce si accende quando l’utente punta il dito verso la lampada, si abbassa di intensità se pone la mano su una poltrona, aumenta nuovamente d’intensità quando girano le pagine di un libro.
Ecco ciò che potrebbe definirsi “potere del gesto”. Un grande potere che, forse, noi italiani, popolo di poeti, navigatori, santi e grandi gesticolatori, dovremmo imparare a gestire con una certa attenzione.