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Il mea culpa di John Doerr finanziere della Silicon Valley

19 Luglio 2001

Il mea culpa di John Doerr finanziere della Silicon Valley

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Crisi economica e finanziaria delle dotcom ha portato a perdite considerevoli di capitale per i risparmiatori che, nel giro di poco tempo, invece che lauti guadagni di borsa ci hanno …

Crisi economica e finanziaria delle dotcom ha portato a perdite considerevoli di capitale per i risparmiatori che, nel giro di poco tempo, invece che lauti guadagni di borsa ci hanno rimesso i soldi che avevano investito.

Dunque, adesso è arrivato il momento dei “mea culpa”.
Il primo a scendere sull’arena e a battersi il petto è stato John Doerr, uno dei finanzieri più conosciuti della Silicon Valley.

Doerr ha presentato delle scuse pubbliche, rispetto a una dichiarazione fatta qualche anno fa.
Il finanziere, che ha “spinto” Netscape e Amazon.com, aveva allora battezzato Internet come “la più importante creazione legale di ricchezza della storia del pianeta”.

Una dichiarazione, visto il peso della fonte da cui proveniva, che ha contribuito a sopravvalutare i titoli di borsa delle dotcom.

Durante il suo discorso, recitato domenica scorsa, Doerr ha ammesso che la sua comparazione di Internet a una “macchina per fabbricare soldi” è stata inopportuna, perché mettendo l’enfasi sui soldi e non sull’innovazione, avrebbe contribuito a una sopravvalutazione dei titoli in borsa delle dotcom, incoraggiando un’attitudine che ha definito da mercenari.

Così, proiettandola su uno schermo ha voluto fare una piccola aggiunta alla sua frase, aggiunta che fa suonare la citazione come un epitaffio: “Internet è la più importante creazione (ed evaporazione) legale di ricchezza della storia del pianeta”.

Ma non stanco di fare predizioni ne ha azzardata una nuova che va ben al di là delle nere previsioni degli analisti.
Secondo Doerr, infatti, la recessione dei titoli tecnologici iniziata nell’aprile 2000, si estenderà almeno fino alla metà del 2002, contro la previsione unanime degli analisti che parlano di fine della recessione all’inizio del 2002.

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