Nel quadro di un progetto pilota da 30.000.000.000 di lire, le famiglie svantaggiate inglesi verranno connesse alla Rete e avranno accesso a servizi online realizzati per aiutarle.
Tony Blair l’aveva recentemente annunciato: il suo obiettivo era “l’accesso universale” dei suoi cittadini a Internet.
E senza frapporre parole ai fatti, ha varato l’iniziativa “Wired Communities” (comunità connesse) volta a collegare le “deprived communities” a partire dal 2001.
Alcune famiglie pilota, situate nelle città e nelle zone rurali, avranno accesso a servizi specifici sulla salute, l’impiego e la formazione.
Ad esempio, verranno forniti ai bambini corsi online di ripasso delle materie scolastiche, alle persone anziane di effettuare compere online ed evitare così di uscire.
Il governo, soprattutto nella persona del ministro per la formazione e la tecnologia Michael Wills, seguirà con attenzione l’evoluzione del progetto, per osservare l’impatto di Internet e della posta elettronica nelle zone depresse del paese e, anche, il ruolo che questi strumenti possono giocare nel campo dell’integrazione.
Ma l’impegno finanziario non sarà solo a carico dello stato. Infatti, interverranno collaborazioni e sostegni finanziari per il progetto dai privati.
Per saperne di più http://www.dfee.gov.uk/news/news.cfm?prnumber=168&pryear=00