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Il futuro della telefonia cellulare è push

02 Luglio 2001

Il futuro della telefonia cellulare è push

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Con i nuovi messaggi multimediali, i nuovi browser e la tecnologia push il mondo della telefonia cellulare è destinata a somigliare sempre più a quella del computing. Ecco le nostre anticipazioni sul mondo delle nuove tecnologie cellulari

In attesa dei primi dispositivi veramente multimediali, le principali aziende di telefonia cellulare sono al lavoro per la costruzione degli standard e dei protocolli che consentiranno di comunicare in modo semplice e multimediale. Nokia, destinata a diventare la Microsoft della telefonia mobile, ha messo a duro lavoro i propri tecnici e sviluppatori per definire una piattaforma mobile verso cui tutti dovranno dirigersi in futuro. Secondo i primi risultati, i prossimi cellulari Gprs e Umts somiglieranno a dei piccoli computer capaci di fare qualsiasi cosa. Il software contenuto giocherà un ruolo fondamentale nella diffusione di questi strumenti.

Nokia ha recentemente definito la piattaforma M-Services che comprende una grande quantità di servizi multimediali che i nuovi cellulari offriranno. I nuovi dispositivi adopereranno probabilmente una versione più evoluta degli attuali browser Wap che consentirà di utilizzare tutti i nuovi servizi.

Il Nokia Mobile Browser 3.0 è un navigatore capace di leggere documenti Internet di qualsiasi formato. Come in un browser per Pc, il Mobile Browser è compatibile con il Wml (Wireless Markup Language) e l’Xhtml (Extensible Hyper Text Markup Language) con Cascading Style Sheets. Utilizzando questi formati, gli sviluppatori di contenuti e siti Web per cellulari non saranno più limitati dalle attuali tecnologie ma potranno inserire immagini ed elementi multimediali.

L’Xhtml rappresenta l’evoluzione naturale del Wireless Application Protocol (Wap) e presenta caratteristiche eccezionali. Con queste tecnologie, il “push” delle informazioni dal server verso i telefoni cellulari potrebbe diventare uno dei servizi più utilizzati su questa piattaforma. I fornitori di servizi, per esempio, potrebbero offrire in abbonamento i gol della domenica sportiva utilizzando delle tecnologie di streaming video. I contenuti multimediali saranno spediti agli abbonati in modo automatico invece di essere ricercati e scaricati.

La tecnologia push, dopo il fiasco di alcuni anni fa, potrebbe rivivere sui telefoni cellulari perché la filosofia della “navigazione”, su questo tipo di dispositivi, è radicalmente diversa. L’utente mobile vuole le informazioni desiderate nel momento in cui ne ha bisogno, la ricerca e la riflessione sono rimandate al computer desktop di casa.

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