Dev’essere una noia mortale attaccare i soliti computer, delle solite società, con i soliti sistemi.
In aiuto, si fa per dire, dei pirati informatici ci sono i cellulari e i nuovi prodotti wireless.
Non esistono grosse differenze di comportamento tra virus informatici per attaccare computer o telefoni mobili: sono tutti “cavalli di Troia” e rendono pazzi i dispositivi che colpiscono.
Una volta entrati nel sistema del cellulare, ne prendono possesso e possono iniziare a chiamare polizia, Palazzo Chigi o la Casa Bianca.
Oppure, più semplicemente e seguendo lo schema tipico dei virus contro Outlook, iniziano a chiamare tutti i numeri presenti nella vostra rubrica, oppure li cancellano tutti.
“Se un codice nocivo prende il controllo del vostro cellulare, può fare tutto quello che fate voi – dice Ari Hypponen, responsabile tecnico di F-Secure, società finlandese di sicurezza informatica – Può prendere i vostri messaggi e inviarli dappertutto. Può, anche, registrare la vostra password”.
Con l’avanzare della tecnologia i telefoni cellulari che oggi usiamo, sono destinati a diventare veri e propri computer palmari sempre connessi a Internet, capaci di navigare sul Web, inviare messaggi di posta e scaricare software o quant’altro.
Il loro futuro sarà avere gli stessi problemi di sicurezza che hanno avuto i loro predecessori, i computer come li usiamo oggi?
“Se sono connessi a Internet, potrebbero essere utilizzati per trasmettere minacce, come con tutti i computer – spiega Stephen Trilling, direttore della ricerca presso la Symantec – Oggi è tecnicamente possibile”.
In Giappone dei messaggi killer hanno inviato a dei cellulari un link a Internet che una volta attivato, ha provocato chiamate senza tregua al numero delle urgenze.
Risultato, il blocco di tutto il sistema di questo servizio cruciale fino a quando non è stato individuato e debellato il virus.
In Europa gli SMS, che vengono molto utilizzati soprattutto dai consumatori giovani, possono contenere dei codici binari che bloccano i telefoni, obbligando a staccare la batteria e a riaccendere.
Una versione recente, poi, blocca il telefono fino a quando il testo non viene cancellato dal sistema.
Più fortunati gli americani, dove la tecnologia cellulare non ha fatto grandi passi e protegge ancora gli utenti.
Se siamo ancora all’inizio per quanto riguarda la presenza di virus e la loro virulenza, non lo sono le aziende che della sicurezza informatica hanno fatto il loro business.
La F-Secure, ad esempio, sta già producendo antivirus e software di criptaggio per Palm, Microsoft e Symbian.