I Radiohead? Hanno perso. O no? Tutto parte da un articolo sul Corriere della Sera online. Secondo una statistica, pochi utenti avrebbero pagato l’album, mentre la maggioranza ha preferito prenderlo gratuitamente. Serena Patierno su Visionpost commenta, evidenziando come l’importante siano i guadagni effettivi, ancora non chiari. Per Yoriah invece il fallimento è evidente: la disintermediazione funziona solo se i fan non sono taccagni. Anche su In My Opinion si solleva qualche dubbio, ma si ribadisce come la pratica del free riding sia deleteria per un mercato che sta cercando di cambiare. Zac si stupisce della prossima uscita dell’album su CD, a prezzo normale. Non sa di marcia indietro? Andrea Andreutti e Stefano Quintarelli fanno qualche conto e dimostrano che non si può proprio parlare di fallimento. Di parere simile Dario Bonacina, che individua anche un errore nei dati.
Una nuova conferenza. Sul finire del Web 2.0 Expo di Berlino, Mafe De Baggis spiega tutto quello che si continua a ripetere alle conferenze di settore. Marco Formento prova a trovare un’alternativa basata sulla conversazione e Paolo Valdemarin commenta evidenziando come il modello proposto da Marco esalti la creatività e lo scambio di idee.
Iab Forum, qualche parere. Sembra che Iab Forum abbia avuto un ottimo successo. Tiziano Fogliata riporta i suoi pareri su alcuni degli interventi, tra web marketing, user experience e user generated content, mentre Luca De Biase racconta le parole di David Weinberger. Il talk di quest’ultimo, commentato anche da Antonio Volpon, si è concentrato sull’importanza della conversazione. Squonk, nel merito, è critico: la conversazione, se fine a se stessa, non è necessariamente positiva.