L’ICRA, l’associazione di classificazione del contenuto di Internet, rende pubblica la sua nuova nomenclatura che sarà utilizzata per filtrare l’accesso dei bambini ai siti.
Questa griglia di lettura classifica, oltre ai grandi classici (nudità, sesso, linguaggio e violenza), altre fonti che preoccupano i genitori.
Ad esempio, i siti che promuovono l’uso delle droghe e delle armi da fuoco e che sfuggono a ogni classificazione, potranno essere etichettati attraverso questo sistema.
Nel campo della valutazione della violenza, dunque, l’innovazione potrà far dormire sonni tranquilli ai genitori che hanno bambini “navigatori”.
Infatti, questo nuovo sistema è innovativo per la sua capacità di lettura del contesto.
Non esiste niente di comune tra l’immagine di una donna nuda su un sito pornografico e la stessa rappresentazione su un sito di educazione sessuale realizzato per gli adolescenti.
Con la nuova classificazione, i genitori potranno sapere se l’immagine o il testo “scioccante” è inserito in un contesto artistico, pedagogico o medico.
Inoltre, i fornitori di contenuti Web potranno passare sul sito dell’ICRA, per rispondere a un questionario che determinerà la loro posizione nelle diverse categorie.
Dovranno, quindi, integrare dei codici nascosti nelle loro pagine di avviso, una sorta di etichetta che sarà letta dai browser.
Questo nuovo metodo di classificazione sviluppato dall’associazione ha richiesto un anno di lavoro e si indirizza a un pubblico internazionale, perché deve “potersi adattare a bisogni nazionali, culturali e individuali”.
Dopo la metà del 2001, il sistema-filtro sarà operativo e tutti i browser Web come Internet Explorer o Netscape saranno in grado di leggere le etichette e di separare, per gli occhi dei bambini, il buono dal cattivo.
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