Anche i siti che hanno chiuso, potevano contare su un giro di affari consistente, le cifre annuali sulle vendite on line sono molto elevate e in continua crescita, i giganti del commercio elettronico hanno fatturati di centinaia di miliardi. Gli utenti acquistano via Internet e sempre di più, ma non ancora abbastanza per ripagare gli investimenti imprenditoriali.
Per questo alcune aziende sono fallite: hanno comunque speso troppo rispetto alle entrate e sono state danneggiate dai crolli in borsa indotti da una situazione di instabilità e incertezza.
Un recente rapporto di Ernst & Young sottolinea dati abbastanza noti sul numero di utenti-shoppers della Rete e sulla loro continua crescita.
L’indagine ha coperto 12 paesi (Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Israele, Olanda, Sud Africa, Spagna, Svizzera, Inghilterra e USA). Due terzi degli intervistati ha dichiarato di aver comprato on line qualche cosa durante l’anno appena concluso (il 75% in Germania e in Inghilterra e il 74% in USA).
I settori più gettonati sono: abbigliamento, prodotti per la salute e cosmetici, articoli sportivi, fiori e giocattoli.
Gli uomini, conferma anche l’indagine di Ernst & Young, non sono più i protagonisti assoluti del Web, almeno per quanto riguarda lo shopping on line in USA: il 60% sono donne.