IBM e PricewaterhouseCoopers hanno annunciato che IBM acquisirà PwC Consulting, la divisione dedicata ai servizi di consulenza di business e tecnologica di PricewaterhouseCoopers
Le due aziende hanno siglato un accordo definitivo approvato dal consiglio direttivo di IBM e dalla dirigenza di PricewaterhouseCoopers. In base ad esso IBM corrisponderà a PricewaterhouseCoopers un prezzo di acquisto di 3.5 miliardi di dollari in contanti e azioni. La transazione è soggetta all’approvazione di legge e a quella delle sedi locali PwC in base al voto dei partner e dovrebbe concludersi intorno alla fine del terzo trimestre. PwC abbandonerà l’offerta pubblica di acquisto inizialmente pianificata.
“Il cliente è al centro dell’annuncio di oggi con PwC” ha commentato Samuel J. Palmisano, IBM president and chief executive officer. “I clienti non ricercano solo idee innovative per migliorare il proprio business, ma richiedono anche un partner con una profonda esperienza e con la capacità di utilizzare la migliore tecnologia basata su standard aperti per trasformare queste idee in reali benefici per l’azienda. L’acquisizione di oggi sottolinea il nostro impegno nel perseguire questa strategia.”
I 30.000 dipendenti di PwC Consulting, il cui fatturato per l’anno fiscale 2002 è stimato intorno a 4.9 miliardi di dollari, esclusi i rimborsi, entreranno a far parte della divisione Business Innovation Services di IBM Global Services e costituiranno una nuova unità. Ginni Rometty, attualmente general manager di IBM Global Services Americas, diventerà general manager della nuova unità di business e riporterà a Doug Elix, senior vice president and group executive, IBM Global Services.
“La creazione di un singolo centro di competenza che fonde la profonda conoscenza del business e dei processi con l’information technology offre quel valore esclusivo che i nostri clienti cercano” dice Doug Elix, senior vice president and group executive, IBM Global Services. “Questa è una combinazione eccezionale sia dal punto di vista strategico che culturale. I nostri business sono complementari e parliamo lo stesso linguaggio”.