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I video musicali su cellulare in cerca di un mercato

09 Aprile 2003

I video musicali su cellulare in cerca di un mercato

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Musiwave e PacketVideo hanno annunciato la disponibilità di un servizio di video musicali per telefoni cellulari. I terminali sono pronti, ma gli operatori nutrono ancora dei dubbi

I videoclip su cellulare conosceranno lo stesso successo delle suonerie e dei loghi? Musiwave e PacketVideo ne sono convinti. Senza attendere la 3G, le due società hanno annunciato la disponibilità di un servizio di diffusione in diretta (streaming) e di teletrasmissione di videoclip per terminali mobili.

Musiwave fornisce il suo catalogo di contenuti concordato con alcune tra le principali case discografiche (Sony Music, BMG e Zomba) e il suo “know-how” nella commercializzazione di questo tipo di servizi. La società è già uno dei principali editori di suonerie musicali in Europa. PacketVideo porta la sua tecnologia di compressione video derivata dall’Mpeg4, i suoi server di diffusione e i software di lettura per telefoni cellulari.

“Potremmo firmare con un operatore telefonico già nelle prossime settimana”, ha dichiarato Gilles Babinet, presidente di Musiwave. Secondo lui ci sono, ormai, tutte le condizioni per lanciare con successo il nuovo servizio. “Gli operatori – ha sottolineato – hanno stabilizzato le reti GPRS; i nuovi telefonini sono in grado di fare girare i players (software di lettura audio/video), abbiamo le licenze per i contenuti e tutta la catena di diffusione è sufficientemente di buona qualità per essere commercializzata”.

In arrivo sei nuovi smartphone entro la fine del 2003

Il Presidente di Musiwave è ottimista. Tuttavia, il mercato dei videoclip su cellulare è allo stato nascente. Il servizio di video mobile richiede telefoni di ultima generazione, dotati di monitor a colori ampi e una potenza di trattamento dei dati adeguata. Oggi, i modelli in grado di riprodurre un videoclip (in particolare il P800 di Sony Ericsson e l’SPV di Orange/Microsoft) si contano sulle dita di una mano.

“Entro Natale – annuncia però Patrick Parodi, direttore regionale di PacketVideo Europa – arriveranno nei negozi cinque o sei smartphone marchiati Vodaphone e, quindi, la tecnologia si democratizzerà e si imporrà su un numero maggiore di modelli. PacketVideo ha già firmato diversi accordi con i produttori di microprocessori per telefoni cellulari in grado di integrare la tecnologia di decompressione video nei terminali”.

Da 2 a 5 euro per videoclip

Le due società si indirizzano a una clientela giovane, quella anche che ha fatto il successo delle suonerie e dei loghi. Secondo Gilles Babinet, non di dovrebbe innescare un meccanismo inflazionistico sulle tariffe. “Il prezzo di un videoclip – dice – sarà poco più alto di quello di una suoneria, cioè tra i 2 e i 5 euro. È nei paesi del Sud, dove i prezzi delle suonerie sono più bassi, che l’aumento sarà più sensibile”.

Ora non rimane che convincere gli operatori. “Dopo il fallimento del Wap – avverte Babinet – sono diventati molto pragmatici. Ma firmare con gli operatori non basta, occorre anche che il servizio venga promosso. A questo proposito è utile ricordare l’esempio degli Sms: il servizio era disponibile da anni, ma è stato necessario attendere che gli operatori ne facessero la promozione perché arrivasse al successo”.

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