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I software antivirus sono inefficaci

08 Settembre 2003

I software antivirus sono inefficaci

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I software antivirus sono inefficaci, perché quando intervengono i danni più grossi sono già stati fatti. È questo il risultato di un’indagine svolta dai laboratori inglesi della HP, la prima …

I software antivirus sono inefficaci, perché quando intervengono i danni più grossi sono già stati fatti. È questo il risultato di un’indagine svolta dai laboratori inglesi della HP, la prima che ha valutato l’efficacia dei software di protezione dai virus informatici.

La colpa di questa incapacità – è bene dirlo subito – non risiede nella imperizia dei tecnici informatici che lavorano alla protezione dei nostri computer, ma nella lentezza della distribuzione degli aggiornamenti, rispetto alla velocità di propagazione dei virus informatici.

Secondo Matthew Williamson, ricercatore dei laboratori HP, il principio di funzionamento di questi software non è efficace, perché i virus informatici si propagano rapidamente rispetto ai tempi richiesti per l’applicazione degli aggiornamenti.

Per studiare l’efficacia degli antivirus, Williamson ha dovuto ricorrere a un modello al calcolatore che imitasse il modo di diffusione dei virus, basato sul modello che rintraccia la diffusione dei virus biologici.
Infatti, nessuna azienda sarebbe stata disponibile a togliere la protezione antivirus dai propri sistemi.

“Cosa è chiaramente emerso dal modello di Williamson – scrive la rivista NewScientist.com, che ha riportato lo studio – è che il codice per combattere questi virus non può essere distribuito abbastanza velocemente”. Il software di protezione, infatti, controlla se ci sono aggiornamenti solo una volta all’ora: troppo lento.

Non solo. Troppi controlli potrebbero essere percepiti come attacco. Così, quando il virus Slammer ha colpito (gennaio 2003) sono state infettate 78 mila macchine in mezz’ora, “prima che qualsiasi pager si spegnesse”, ha aggiunto Williamson.

Secondo Myles Giordano, analista di Computer Associates citato nell’articolo di NewScientist.com, il problema è insito nel sistema. Mentre il software diventa sempre più complesso, aumenta il numero di punti deboli che i virus possono sfruttare.

Maggiori dettagli li trovate nell’articolo dal titolo: “Computer antivirus strategies in crisis“.

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