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I siti porno rendono schiavi del sesso una parte degli utenti di Internet

10 Maggio 2000

I siti porno rendono schiavi del sesso una parte degli utenti di Internet

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Se è vero che le due cose che fanno muovere il mondo sono il sesso e il denaro, Internet non fa eccezione. Il sesso, uno dei temi più frequentemente trattati …

Se è vero che le due cose che fanno muovere il mondo sono il sesso e il denaro, Internet non fa eccezione.

Il sesso, uno dei temi più frequentemente trattati sulla Rete, è stato oggetto di uno studio negli USA.
I siti porno, infatti, starebbero facendo danni seri su alcuni utenti Internet, rendendoli cyber dipendenti sessuali.

È il frutto, questo, di una ricerca svolta da esperti riuniti dal NCSAC (National Council on Sexual Addiction and Compulsivity).
Il 15 % degli utenti americani, secondo questa ricerca, ha frequentato siti “per adulti”, di questi il 9 % ha ammesso di aver navigato su questi siti per più di 11 ore, in media a settimana.

Contrariamente all’immagine diffusa, i sessodipendenti sulla Rete sono sia maschi che femmine.
Queste ultime preferiscono le chat e le discussioni erotiche interattive, mentre i maschi si soffermano su immagini e video porno.

“Le donne sono più per l’ascolto”, ha concluso laconicamente uno dei ricercatori invitati, lo psicologo Robert Freeman-Longo.

Sia come sia, sta di fatto che il sesso è uno dei mercati più lucrativi sulla Rete: un miliardo di dollari di profitti nel 1999. Una cifra che sembra destinata a triplicare nel giro di tre anni, secondo uno studio realizzato l’anno scorso da Datamonitor.

Un trend confermato anche da altre società di studi, come la Forrester.

Per saperne di più http://www.ncsac.org/main.html

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