Il capo dei repubblicani nella camera dei rappresentanti al parlamento americano, Dick Armey ha chiesto un nuovo esame per eventuali violazioni della privacy da parte dell’FBI, attraverso il suo sistema di sorveglianza di posta elettronica.
La notizia, riportata da un’agenzia AFP, parla di una lettera inviata al ministro della Giustizia, John Ashcroft da Armey, in cui si afferma che il programma utilizzato dall’FBI, chiamato Carnivore – e siccome il nome era troppo tenebroso – mutato in un più neutro DSC 1000, solleva “gravi questioni costituzionali e di privacy”.
Secondo quanto scritto dal parlamentare repubblicano, in una precedente inchiesta dell’ex ministro democratico della Giustizia, Janet Reno “sono state solevate molte domande e portato poche risposte”.
Dal canto suo, l’FBI afferma che il suo sistema è un utile strumento contro i pirati informatici e le reti del crimine organizzato e che non è diverso dalle intercettazioni telefoniche autorizzate da un mandato del giudice.
Armey, controbatte a queste giustificazioni citando la costituzione americana: “i Fondatori hanno chiaramente deciso di sacrificare questo genere di efficacia per proteggere i cittadini dal rischio di troppa intrusione da parte del governo”.