L’informatica come la intendiamo oggi nasceva, dunque, quarant’anni fa: oggi non si parlerebbe di e-business senza la svolta epocale determinata dal Sistema/360. Con questo elaboratore appare infatti, per la prima volta, il cosiddetto “transaction processing”. La macchina si sostituisce all’uomo nell’esecuzione delle operazioni elementari di cui si compone l’attività di un’azienda: la registrazione contabile, la consultazione di un listino prezzi, la stampa di una fattura, l’ordine a magazzino. Si delineano le aree applicative e il computer incomincia a diventare un strumento produttivo e competitivo.
Il Sistema/360 è il primo elaboratore a usare i microcircuiti, che gli consentono di diventare un punto di riferimento in termini di affidabilità e prestazioni. Il suo Information Management System (IMS) introduce il concetto di database, e può essere considerato la fase embrionale dell’attuale tecnologia DB2 IBM.
Il funzionamento in emulazione garantisce a software diversi di coesistere sulla stessa macchina e a utenti diversi di condividere gli stessi programmi, anticipando di decenni l’attuale filosofia dell’Open Source.
Nel 1966 la IBM spedisce oltre mille macchine al mese. Sessantamila nuovi dipendenti vengono assunti per lavorare nei 5 stabilimenti in cui si costruisce il computer. I ricavi passano dai 3,2 miliardi di dollari del 1964 ai 7,5 del 1970. Grazie al Sistema/360 IBM vive una delle sue stagioni più importanti.