La trama che il libro vuole tessere è fatta di voci note, servizi con i quali gli utenti hanno avuto a che fare, promesse sulle quali gli operatori hanno giocato per infondere la voglia di un salto generazionale alla telefonia mobile. Dietro servizi e prodotti innovativi, dopo l’euforia iniziale del lancio, emergono sempre problematiche di privacy irrisolte, conflitti nella gestione dei diritti, problemi di esclusiva.
Qui molto più che altrove, su questo medium di frontiera: oggetto di troppe attenzioni, perché i suoi errori possano essere considerati ingenuità. Nessun cattedratico processo al sistema dei media, all’industria del copyright e alla sua velocità di adattamento, piuttosto una disamina puntigliosa sul ruolo che gli operatori di rete mobile si trovano a svolgere in questo passaggio, sulle loro reticenze a entrare nel ruolo di editori. Sul panico di lasciare questo ruolo ad altri. La voce che ne esce è quella del cronista che allinea una serie di fatti, dà conto di una serie di ricerche, lascia le considerazioni ai protagonisti, si ritira in buon ordine.
Il libro è dedicato a tutti coloro che s’interessano degli sviluppi delle nuove tecnologie cellulari sul piano economico e sociale; operatori del settore delle comunicazioni e dei nuovi media; studenti di scienze della comunicazione.
Contenuti in breve
- Leggere il display
- Guardare il display
- Pagare col display
- Giocare col display
- I padroni del display
- Documenti: I diritti sportivi sui cellulari alla prova dei tribunali (di Andrea Monti)
L’autore:
Stefano Betti, giornalista professionista, è stato redattore del quotidiano “.com”, specializzato nel mondo delle comunicazioni. I documenti in appendice al volume sono stati curati da Andrea Monti (coautore di Spaghetti Hacker e di Segreti spie e codici cifrati, entrambi pubblicati da Apogeo).