Il Pew Internet & American Life Project ha diffuso i risultati di uno studio sulla lettura di contenuti digitali. Mike Shatzkin ha pubblicato il proprio commento, assolutamente da leggere; io vorrei aggiungere qui alcune considerazioni.
Afferma Shatzkin:
30% of those who read e-content say they now spend more time reading, and owners of tablets and e-book readers particularly stand out as reading more now.
Come processo cognitivo, la lettura mi sembra assolutamente al sicuro. È un modo semplice ed efficace di acquisire informazioni. È radicata nelle consuetudini culturali di buona parte dell’umanità e l’accesso rapido e semplice a ogni genere di contenuto non può che aumentarne diffusione, forza e importanza. Si scrive e si legge: in modo sempre diverso e su altri supporti, ma è la sostanza che conta e quella resta. Da questo punto di vista, libri e ebook sono un’eventualità.
Those who have taken the plunge into reading e-books stand out in almost every way from other kinds of readers. Foremost, they are relatively avid readers of books in all formats: 88% of those who read e-books in the past 12 months also read printed books.
Tendiamo tutti a polarizzare e semplificare. Stabilire chi ammazzerà chi è una tentazione molto forte (e radicalizza il dibattito, aumenta le visite e i commenti). Immaginare dispositivi unificanti è altrettanto naturale, così come procedere per sostituzioni: questo va al posto di quello. D’altra parte sembra che le cose non stiano così: in un contesto di abbondanza la fruizione si frammenta, cerchiamo istintivamente la soluzione migliore alle diverse esigenze. A volte è carta, a volte è il telefono, il computer, il tablet, l’ereader. A volte è un video, una conversazione, un videogame. Sarebbe bello limitare le schematizzazioni, non ridurre troppo la complessità.
42% of readers of e-books in the past 12 months said they consume their books on a computer; 41% of readers of e-books consume their books on an e-book reader like original Kindles or Nooks; 29% of readers of e-books consume their books on their cell phones; 23% of readers of e-books consume their books on a tablet computer.
Molta lettura su PC, e su schermo LCD in generale. Anche qui molta frammentazione: si interrompe e si ricomincia altrove. Dato il peso (in termini di utilizzo) dei dispositivi non e-ink (di cui parla anche O’Reilly), è da tenere d’occhio lo sviluppo del motore di rendering open source dell’IDPF, Readium, basato su Webkit. E viene da chiedersi, come fa notare Shatzkin:
If nearly half the ebook audience already reads on fully capable PCs, they are already able to consume ebooks with color and illustrations and video and audio without needing a tablet. But they aren’t. The question is, “will they ever?”
Proveremo a dire qualcosa al riguardo nel prossimo articolo.