Alcuni ricercatori francesi dell’Istituto nazionale di ricerca in informatica e in automatica (INRIA), aiutati da circa 10 mila utenti Internet, hanno annunciato di aver “rotto” una delle più sicure chiavi di cifratura al mondo, destinata a equipaggiare le future generazioni di apparati mobili.
Ci si sono messi in più di 10 mila, ma alla fine ce l’hanno fatta.
I ricercatori francesi dell’INRIA hanno decodificato una delle chiavi di cifratura più sicure del mondo, che verrà utilizzata ad esempio sui futuri cellulari.
La sfida era stata lanciata nel 1997 dall’azienda canadese di criptografia Certicom, che offriva 10 mila dollari americani per chi decodificava per primo una chiave di 109 bits basata sul sistema detto delle curve ellittiche, considerato il sistema di cifratura attualmente più sicuro.
Per rompere questa chiave si sono serviti per 4 mesi di 9.500 computer forniti da 1.300 utenti Internet entusiasti di una quarantina di paesi.
Se avessero utilizzato un solo micro-computer con una velocità di 450 Mhz, i calcoli sarebbero durati 500 anni.
“Il risultato ottenuto dimostra il livello elevato di sicurezza che permette questo metodo di codifica”, spiegano all’INRIA.
I computer hanno lavorato con un software di decodifica realizzato da uno degli esperti dell’INRIA, Robert Harley.
Questa procedura ha permesso agli “aiutanti” di calcolare più di due milioni di miliardi di “punti” (gli elementi di soluzione).
I dati venivano subito inviati all’INRIA, che rendeva nota sul suo sito Web la progressione dei calcoli in diretta.
Questo metodo di codifica basato sulle curve ellittiche, non esige grande velocità di calcolo per codificare e decodificare i messaggi e sembra particolarmente ben adattarsi ai telefoni mobili della prossima generazione e agli altri apparecchi senza filo.
Per saperne di più http://www.inria.fr/Presse/pre67-fra.html