Google, Yahoo, Microsoft e Vodafone stanno collaborando con alcune organizzazioni non governative alla stesura di un codice di condotta comune riguardante la libertà di parola, la privacy degli utenti e i diritti umani in genere. Il progetto è fortemente sostenuto dal Center for Democracy and Technology (CDT) di Washington DC, il Berkman Center for Internet & Society della Harvard Law School, e dal Business for Social Responsibility di San Francisco.
L’obiettivo è quello di individuare una linea comune che non ceda di fronte alle esigenze di mercato. Google, Yahoo, e Microsoft, ad esempio, sono state oggetto di dure critiche per le concessioni che hanno fatto al Governo cinese, agevolando azioni di controllo sulle libertà di espressione e violazioni dei diritti di privacy.
Una volta completato il codice di condotta, saranno ben chiari i principi che dovranno essere rispettati nel caso in cui regimi o situazioni particolari «interferiscano con i presupposti dei diritti umani». Il CDT al riguardo è stato molto chiaro: sarà realizzato anche un sistema per implementare questi principi e controllare l’operato delle imprese.