Il vescovo di Londra Richard Chartres ha pronunciato il sermone inaugurale della “Chiesa dei Matti” (“Church of Fools”) attraverso un fumetto pubblicato sul sito Shipoffools.com.
Una ventina di credenti si è immedesimata in un personaggio animato per assistere alla prima funzione online della chiesa metodista, che spiega di avere scelto volontariamente e accuratamente la sua denominazione per evitare di apparire pomposi.
“Nessuno aveva mai realizzato una chiesa del genere. Una chiesa online a cui ci si può collegare in ogni momento per inginocchiarsi, cantare dei cantici o assistere a una funzione”, ha spiegato Stephen Goddard uno dei responsabili del sito.
I fedeli, una volta connessi, possono muoversi all’interno della chiesa, scendere nella cripta, discutere tra loro e contribuire alla questua tramite il cellulare.
Il sito supporta fino a venticinque credenti collegati contemporaneamente. Ma sono un massimo di 500 le “anime” anonime, gli utenti non registrati, che possono accedere alla struttura virtuale tridimensionale.
La chiesa virtuale è l’ultima iniziativa in ordine di tempo dei cristiani inglesi, decisamente impegnati nell’arduo compito di portare al medesimo livello religione e modernità. L’anno scorso, ad esempio, era stata inaugurata una chiesa gonfiabile. Organo e pulpito in vinile compresi.