Quando si è in tanti, anche i pochi fanno numero. Una legge che vale soprattutto per i Cinesi che, per quanto pochi ad utilizzare Internet risultano tra i più numerosi utenti al mondo.
Dopo gli Stati Uniti e prima del Giappone, la Cina è al secondo posto per numero di utenti che usano Internet a domicilio.
Per la precisione gli Stati Uniti contano 166 milioni di internauti, come dire, “casalinghi”, la Cina 57 milioni e il Giappone 51 milioni di utenti.
Questi sono i primi tre paesi secondo una classifica stilata dall’istituto di ricerca Nielsen.
Dicevamo, però, che i dati sono sfalsati da grosse diversità di approccio alle nuove e vecchie tecnologie da parte di utenti del mondo occidentale, rispetto ad una Cina che sta, solo adesso, cercando di portarsi al passo degli altri paesi soprattutto occidentali.
Infatti, in Cina il dato potrebbe essere molto più alto se non ci fosse un problema di base ancora insuperato: l’assenza di linee telefoniche.
Uno strumento di comunicazione come Internet vive solo se esistono linee telefoniche che permettono il passaggio delle informazioni.
In Cina appena una famiglia su tre è connessa alla rete telefonica.
Dunque, come dicevamo, se in termini assoluti gli utenti cinesi sono molti rispetto ai giapponesi, la percentuale di penetrazione di Internet all’interno delle abitazioni cinesi è molto più bassa rispetto ad altri paesi con meno abitanti.
Ma questa è la legge dei numeri. Una volta, però, che la Cina riuscirà ad ammodernarsi anche in questo settore (un ammodernamento che porterà anche meno controllo sul flusso di informazioni) il numero tenderà a salire, portandosi in pari anche con le percentuali rispetto a paesi più dotati in strutture di telecomunicazione.
Allora, forse, il cinese si imporrà come seconda lingua sul Web dopo l’inglese. Diamoci da fare e impariamo, finche siamo in tempo, a scrivere con gli ideogrammi.