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I chip sostituiranno i vecchi codici a barre

01 Luglio 2003

I chip sostituiranno i vecchi codici a barre

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Il sistema EPC (Electronic Product Code) sfrutta le radiofrequenze per identificare e localizzare i prodotti della grande distribuzione; i canali di distribuzione potranno finalmente disporre di dati in real-time

Il vecchio codice a barre è destinato al pensionamento con il successo della tecnologia RFID, ovvero il codice identificativo a frequenza. In verità, i numeri che definiscono un prodotto possono rimanere invariati, ma è la loro codifica che cambia. Organizzazioni, come Auto-ID Center, stanno cercando di sviluppare degli standard e dei protocolli che permetteranno a tutte le aziende di identificare e localizzare virtualmente ogni tipo di prodotto, con il semplice utilizzo delle radio frequenze.

Per le catene di distribuzione si profila così una grande rivoluzione nella gestione dei magazzini: non solo si potrà disporre di aggiornamenti istantanei dei dati riguardanti le vendite, ma anche stabilire con precisione il numero di unità presenti nei magazzini e sugli scaffali dei negozi.

La gestione degli inventari con l’avvento dei sistemi RFID permetterà una contrazione dei costi di gestione degli inventari e dei canali stessi di distribuzione.

Attualmente esistono tre tipi di pacchetti hardware, composti da chip e antenne: attivi, passivi e semi-passivi. La ricerca si sta occupando per lo più dei modelli passivi, piuttosto economici e dal prezzo contenuto in circa 0,01 dollari per chip. In questo caso il segnale trasmetto può essere decodificato da una ricevente non più distante di 3 metri: l’uso di questo modello sembra essere destinato al campo della grande distribuzione, come supermercati e negozi di vendita al dettaglio.

In base alle esigenze delle aziende i chip RFID possono disporre anche di una piccola memoria interna per la scrittura di nuovi dati: il processo di programmazione può avvenire sia in modalità definitiva, che aggiornabile. Le specifiche di Auto-ID sembrano includere anche la possibilità di bloccare il tracking del prodotto, magari dopo la fase di vendita.

L’Electronic Product Code, ovvero il codice identificativo, e tutti i dati riguardanti il prodotto verranno custoditi e protetti all’interno di server connessi al Web; ogni volta che le aziende vorranno consultare i dati aggiornati potranno connettersi ai database e, se gli operatori saranno abilitati, gestire personalmente ogni tipo di cambiamento delle specifiche.

I dispositivi per l’identificazione disporranno di un’alimentazione sufficiente affinché i chip possano trasferire i dati residenti in memoria. Le unità di decodifica potranno essere poi connesse ai Pc per l’aggiornamento dei database.

Auto-ID Center sta cercando di creare uno standard globale per il sistema EPC e, probabilmente, durante il prossimo EPC Symposium, che si terrà a settembre a Chicago, verranno rilasciate le prime specifiche, che comprenderanno le applicazioni, l’hardware e i sistemi avanzati di gestione.

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