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I cellulari imparano a leggere

14 Aprile 2005

I cellulari imparano a leggere

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I telefonini dotati di fotocamera, grazie ad algoritmi sempre più potenti, iniziano a riconoscere i codici a barre, i testi e anche le forme

Dal momento che la maggior parte dei recenti cellulari è dotata di fotocamera, la cui qualità non cessa di migliorarsi (fino ad arrivare ai 7 megapixel dl Samsung SCH-V770), molte società hanno avuto l’idea di sfruttare proprio tale fotocamera per effettuare la lettura di codici a barre o per il riconoscimento dei caratteri.

Così, Hitachi ha appena presentato un software capace di riconoscere i caratteri giapponesi e convertirli in formato testo, questo grazie a un algoritmo che richiede soltanto 1 Mb di memoria, secondo il produttore.

Allo stesso tempo, le società Olympus, Oki Electric e Scanbuy hanno sviluppato software che trasformano il telefonino di ultima generazione in lettore di codici a barre, idea utile soprattutto per applicazioni professionali (nel settore della logistica ad esempio).

L’anno scorso, poi, Olympus aveva lanciato in Giappone un servizio che permette agli abbonati di una certa rivista di ottenere le informazioni necessarie a completare la lettura di un articolo. Questi ultimi utilizzano il proprio cellulare per leggere un codice a barre bidimensionale, codice che contiene un indirizzo Web al quale l’apparecchio mobile si collega per scaricare i dati.

Inoltre, Olympus ha sviluppato una tecnica di riconoscimento di forme che può essere integrata a un cellulare per raccogliere informazioni su un oggetto a partire da una semplice foto. Il sistema permette di confrontare l’immagine con quelle contenute all’interno di una banca dati, in modo da acquisire tutte le informazioni pertinenti.

Secondo Olympus, telefoni dotati di questa tecnologia potrebbero apparire entro i prossimi tre anni.

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