Gli operatori mobili, da ieri, hanno confermato il pieno rispetto del decreto Bersani. Finisce così l’era della ricarica «con obolo», valutato in circa 1,8 miliardi di euro all’anno. Le associazioni dei consumatori hanno dichiarato che vigileranno sull’operazione, in modo che possano essere scongiurati aumenti ingiustificati delle tariffe.
Tim ha deciso di aderire alle nuove norme nella maniera più semplice: il completo valore di una ricarica sarà tradotto in traffico utilizzabile. Inoltre, il credito a disposizione non avrà scadenza.
Stessa cosa per Vodafone, che ha anche reso disponibili cinque nuovi piani tariffari: quelli con scatto alla risposta prevedono un innalzamento del suo costo da 15 a 19 centesimi di euro.
Wind si è adeguata alla nuova policy sulle ricariche lanciando i nuovi piani Wind 5, Wind 12 e New e Senza Scatto New che, di fatto, aumentano leggermente le tariffe o lo scatto alla risposta.
3 Italia, invece, ha preferito seguire la strada di Tim mantenendo inalterate le tariffe.