L’assurdità è che sarebbe possibile brevettare anche algoritmi e tecniche software che qualsiasi programmatore considera assolutamente elementari e che finora ha sicuramente usato almeno una volta. (Non volevamo crederci, ma non abbiamo potuto fare a meno di rabbrividire nel leggere quanto si trova a partire da http://www.freepatents.org/examples)
Per ogni procedura, per ogni funzione usata nel tuo programma, ma magari anche solo per scrivere una pagina Web che facesse uso di una semplice tecnica ora diffusissima, rischieresti di dover pagare magari profumatamente, oppure di ritrovarti citato in tribunale qualora l’algoritmo o la tecnica usata fosse già stata brevettata da qualcuno.
Noi siamo particolarmente preoccupati, inoltre, delle ricadute negative che ciò comporterebbe sul software Free (libero), che si fonda sulla garanzia della condivisibilità dei sorgenti e delle metodologie, in una parola, della “conoscenza”.
Proviamo a fare un paragone e immaginiamo che da un certo momento si possa sottoporre a copyright non solo i diritti di stampa di un libro, o di qualsiasi altra opera intellettuale, ma anche il contenuto, cioè le idee, i singoli passaggi, le frasi, le costruzioni grammaticali.
Come sarebbe possibile continuare ad esprimersi liberamente senza il rischio di venire citati in tribunale? Come si potrebbe conciliare questo con la libertà di espressione, e quindi con la democrazia e la Costituzione?
Pensa che nella prospettiva dei propositori questo viene suggerito come un incentivo per la ricerca e la produzione di nuovi algoritmi e nuove tecniche! Per noi non sarebbe altro che l’asservimento della conoscenza all’interesse di pochi.
Per un’introduzione al problema e per informazioni sulle iniziative che possono essere intraprese, consulta la pagina:
http://no-patents.prosa.it/
oppure (la copia):
http://utenti.tripod.it/altamore/brevetti.html
http://www.geocities.com/SiliconValley/Network/7455/brevetti.html
Inoltre puoi collegarti anche ai seguenti siti, impegnati sul fronte della lotta contro i brevetti software in Europa (vi consigliamo di consultare prima la pagina sopra indicata se è la prima volta che sentite parlare di questo problema):
Francia: http://www.freepatents.org
Italia: http://no-patents.prosa.it
Germania: http://swpat.ffii.org
Esortiamo tutti a prendere una posizione e ad agire di conseguenza. Sul sito http://no-patents.prosa.it è anche possibile firmare l’iniziativa, in segno di sostegno.