È stato impegnativo riuscire ad avere a disposizione Jon Duckett per il tempo necessario a questa intervista. È diventato un autore ricercato, quasi suo malgrado: i suoi HTML & CSS e JavaScript & jQuery hanno fatto sensazione per semplicità e completezza in un ambito dove i titoli escono di continuo e l’offerta formativa è, a dire poco, inflazionata.
Apogeonline: Uno sviluppatore web deve conoscere HTML, CSS e JavaScript. E una persona comune? Ne ha ugualmente bisogno? Le tecnologie web sono diventate un fatto di cultura generale come l’aritmetica o l’italiano?
Jon Duckett: Non penso che siano materie necessarie a chiunque come lo sono scrivere e fare di conto, ma è vero che una maggiore comprensione generale di come funzionano i siti facilita la comparsa di nuove idee per fare buon uso del web.
I libri sulle tecnologie web si trovano a un soldo la dozzina. Nonostante questo, i tuoi libri sono speciali. Ci parli del tuo approccio all’insegnamento di queste tematiche?
Prima di questi due volumi, avevo scritto numerosi altri libri seguendo lo schema tradizionale di questo tipo di titoli; ma ho sempre pensato di fare cattivo uso del design nel tentare di trasmettere il messaggio. Nel caso di questi libri abbiamo messo molto più tempo per arrivare a un design che aiutasse a spiegare argomenti che possono contenere grande complessità.
Cerco inoltre di ottenere feedback da un gruppo sufficientemente eterogeneo di persone (soprattutto destinatari potenziali dei libri, per esempio insegnanti o sviluppatori web) intanto che il libro prende forma, nell’intento di presentare ogni nozione al giusto livello di trattazione.
Quanto tempo e fatica hanno richiesto questi libri? Trovi che esprimano l’essenza di quello che desideravi comunicare?
Hanno richiesto molto tempo, ben più di un anno ciascuno, e ritengo che sì, esprimano l’essenza di quello che intendevamo fare. In particolare, abbiamo ricevuto feedback interessanti riguardo la loro superiore leggibilità e capacità di insegnare. Chiaro che non ci fermiamo qui e continuiamo a cercare modi per migliorare ancora.
Sono libri che stanno raggiungendo rapidamente un successo globale, tradotti in numerose lingue per molti mercati, con vendite che non si vedevano da tempo per titolo di questo tipo. Te lo aspettavi veramente?
No, è stata una lieta sorpresa. Non me l’aspettavo proprio. Volevo solo provare a creare libri che fossi felice di avere scritto.
In questi mesi si parla molto di coding. Qual è l’età minima che raccomandi per avvicinarsi ai tuoi libri?
So che sono stati usati per insegnare a piccoli dai dieci anni in su.
Ma mi ha felicemente sorpreso sentire che sono serviti a diverse persone anziane per creare pagine web; ho parlato con un paio di lettori che avevano passato i settantacinque anni.
Che cos’è più difficile da imparare con HTML, CSS e JavaScript?
Nel creare pagine con HTML e CSS una delle cose più difficili da comprendere è come controllare il layout complessivo della pagina.
Con JavaScript, direi che la parte più difficile è imparare capire come funziona la programmazione (come dare istruzioni a un computer), in quanto è una cosa molto diversa dal definire l’aspetto del testo e delle pagine in HTML e CSS.
Che giudizio dai sulla maturità delle tecnologie web? Dove sono i punti più critici, dove vogliamo presto miglioramenti?
Ritengo che si possa fare meglio in molte aree. Una delle sfide più grosse è offrire una valida esperienza di utilizzo sulla vastissima gamma di apparecchi, e di schermi, che oggi possono visualizzare una pagina web.
Hai hobby, passioni, abitudini che in verità ti aiutano a sviluppare meglio, per esempio migliorando o facilitando la tua concentrazione? Ascolti musica mentre sviluppi? Qual è la situazione in cui produci il codice migliore?
Quando scrivo e quando sviluppo, tendo ad ascoltare musica strumentale. Personalmente mi distrae un po’ la musica cantata.
Cerco inoltre di allontanarmi dal computer a intervalli regolari (mi piace cucinare e passeggiare a lungo con il mio cane). Quando ritorno al computer, mi concentro meglio.