Il gruppo americano Hewlett-Packard ha annunciato che licenzierà 6 mila impiegati in esubero a causa del rallentamento economico mondiale che ha un peso determinante sull’attività.
Con questi nuovi licenziamenti, si arriva a 9 mila persone in totale licenziate dalla primavera del 2001, cioè circa il 10 % degli effettivi.
HP ha anche fatto sapere che si aspetta una caduta dal 14 % al 15 % del suo fatturato nel terzo trimestre del suo esercizio fiscale 2000/2001, in rapporto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Il mercato dei personal computer ha toccato in modo significativo HP, che adesso si attende un crollo del 24 % nel fatturato complessivo del settore per il terzo trimestre.
In una situazione come questa, dunque, il gruppo non ha trovato altra soluzione che “alleggerirsi”, semplificando l’organizzazione e mettendo l’accento su investimenti strategici.
La maggioranza dei licenziamenti saranno realizzati duranti il quarto trimestre, cioè tra agosto e ottobre.
Con questa operazione spera di risparmiare 500 milioni di dollari all’anno.
Non solo. Per comprimere i costi, i lavoratori della HP hanno accettato, volontariamente, la riduzione di salari e stipendi in maggio-luglio.
A questo piano hanno aderito più di 80 mila dipendenti, consentendo un risparmio di 130 milioni di dollari entro la fine dell’esercizio fiscale.