Un codice segreto. Un criminale in azione
Il racconto L’avventura degli uomini danzanti inizia con Sherlock che riceve un foglio di carta su cui è riportata la seguente sequenza misteriosa di personaggi stilizzati:
Sebbene la soluzione del cifrario sia l’elemento chiave per risolvere il caso, i primi tentativi di Sherlock non hanno successo perché ha a disposizione soltanto i quindici caratteri del primo messaggio. Tuttavia, presume che si tratti di un codice a sostituzione, e che il carattere più comune rappresenti la lettera più comune, ovvero la E.
Come sapete, dice Sherlock, la E è la lettera più comune nell’alfabeto inglese ed è così predominante che anche in una frase breve ci si aspetterebbe di trovarla molto spesso. Nota anche che alcuni dei personaggi hanno delle bandiere mentre altri no. Data la distribuzione dei caratteri che hanno delle bandiere e il fatto che non c’è spaziatura tra le figure, o altro tipo di punteggiatura evidente, Sherlock ne deduce che le bandiere potessero essere usate per indicare la separazione tra le parole.
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Stabilisce che il primo messaggio (da parte del gangster di Chicago Abe Slaney alla sua ex fidanzata Elsie Cubitt) sia Sono qui Abe Slaney. Un progresso significativo.
Quando arrivano altri quattro messaggi, Sherlock assegna di nuovo il carattere più frequente tra i sessantadue presenti alla lettera E. Scopre che ci sono diciassette E tra i sessantadue caratteri presenti nei cinque messaggi. Nota poi che il quarto messaggio è solo una parola di cinque lettere e che la E si trova nella seconda e nella quarta posizione.
Sherlock nota che in inglese c’è solo una manciata di parole che potrebbe adattarsi a quel modello. Sever, che vuol dire recidere, forse, o lever, che vuol dire leva. Ma Sherlock decide che never, che vuol dire mai, sia la soluzione più probabile, poiché crede che questa sia una conversazione tra due persone, quindi una risposta composta unicamente dalla parola never sembra quella più probabile. (Gli studiosi di Sherlock hanno individuato altre trenta soluzioni, tra cui seven, che vuol dire sette, renew, che vuol dire rinnovare e jewel, che vuol dire gioiello).
Sherlock ora ha decifrato il codice per le lettere V e R. Ha decisamente fatto progressi.
Successivamente, si chiede se il nome di Elsie possa essere nascosto in un messaggio. Supponendo che sia così, individua nei messaggi due occorrenze in cui c’è un modello di cinque caratteri composto da: E, altra lettera, altra lettera, altra lettera, E. Poiché questo potrebbe chiaramente essere il nome Elsie, presume che la sua ipotesi sia corretta. Questo vuol dire che ora ritiene di conoscere i caratteri per la L, la S e la I.
Ora che il nome Elsie è registrato, Sherlock vede che, nel secondo messaggio, c’è una parola di quattro lettere che precede il nome di Elsie e che termina con la lettera E. Presume che questo sia un tipo di istruzione o di direzione che la persona che scrive il messaggio sta dando a Elsie. Poiché come, che vuol dire vieni, sembra l’istruzione più adatta, Sherlock ora ha i caratteri per le lettere C e M.
In poco tempo, riesce a decifrare l’intero codice. I messaggi dicono:
- SONO QUI ABE SLANEY
- A ELRIGES
- VIENI ELSIE
- MAI
- ELSIE PREPARATI A INCONTRARE IL TUO DIO
Sapendo che il tempo è un fattore determinante, Sherlock sa che il quinto messaggio, Elsie, preparati a incontrare il tuo Dio, suona più che sinistro. Sebbene si precipiti a casa dei Cubitt, arriva troppo tardi. Hilton Cubitt è infatti morto; è stato ucciso da Slaney, ed Elsie Cubitt, disperata per la morte del marito, si spara nel vano tentativo di suicidarsi. Per come sono andate le cose, la soluzione del cifrario da parte di Sherlock non può essere considerata un trionfo, ma non è troppo tardi per contrattaccare. Sherlock riesce a far andare lì Slaney inviandogli un messaggio scritto con il suo stesso codice: Vieni qui subito. Slaney, credendo per l’appunto che si tratti di un messaggio inviatogli della sua amata Elsie, cade nella trappola e viene catturato.
Un piccolo post scriptum crittografico su questo caso. Gli studiosi di Sherlock hanno esaminato nel dettaglio gli uomini danzanti e hanno preso in considerazione le eventuali interpretazioni delle loro braccia e delle loro gambe. Sono giunti a 784 possibili significati utilizzando un semplice codice a sostituzione. Inoltre, invertendo in vari modi gli uomini danzanti, il totale si raddoppia arrivando a 1.568 caratteri. Come si spiega questa apparente falla nel genio di Sherlock? Semplicemente supponendo che Watson abbia sostituito il codice reale con uno che fosse abbastanza complesso da ingannare il lettore, ma non troppo difficile da spiegare. Per completezza, ecco una nota riassuntiva ideata da Michael J. Sare, uno studioso del personaggio di Sherlock Holmes.
Questo articolo richiama contenuti da La scienza di Sherlock Holmes.
Immagine di apertura originale di Lucas Medeiros su Unsplash.