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Hoaxes: c’è ancora chi ci casca

20 Giugno 2002

Hoaxes: c’è ancora chi ci casca

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Se non sapete cosa sono, questo articolo è per voi. La traduzione più corretta in italiano va da "bufale" a "leggende metropolitane" ed anche a "sole", per gli amici romani. Come attraverso il Web si può prendere per i fondelli il proprio prossimo, ed in certi casi pure cercare di tiragli il bidone. Un articolo leggero e non impegnativo da leggere, pieno di link succosi.

Anch’io ci sono cascato più di una volta, lo ammetto. Ma adesso ho finalmente imparato a sniffarli, e li riconosco al volo, gli hoaxes. Un po’ come coi virus, non credo più a Biancaneve e i sette nani o a chi mi manda il programmino per vaccinarmi dal KLETZ…

Non sono un senza cuore, non mi pare, ma alla ragazzina che “ha bisogno di un trapianto osseo al più presto, ecc. ecc.” non riesco più a crederci. Sono troppi anni che lo stesso messaggio lo vedo rimbalzare da varie parti del pianeta, in varie versioni, in varie lingue. O la tapina è già passata a miglior vita, oppure è intervenuto un qualche Santo particolarmente potente e l’ha salvata al volo, prima che gli internauti, con il loro buon cuore e un poco di creduloneria, riuscissero a compiere il miracolo. Dalle USL, nessuna risposta.

Hoax, ma si mangia?

Il termine hoax non è nuovo, e neanche il fatto in sé. Traducibile con “bufala”, “bidone”, “presa per il culo”, o “fregatura”. Molte memorabili bufale già avvenivano centinaia di anni fa, leggere il Boccaccio, please. In fondo i buontemponi sono sempre esistiti. Difficile resistere al piacere sadico di prendere per i fondelli il resto dell’umanità? Ed ora con il Web, niente di più facile, economico e mondiale.

Per quanto riguarda il passato, vale la pena ricordare il gigante pietrificato (Cardiff giant) che per anni negli USA, sulla fine del secolo XIX, ha messo in scacco gli studiosi, e soprattutto ha attratto le masse che si mettevano in fila per vedere questa meraviglia? Qui il link: da spanciarsi, altro che Vanna Marchi.

Oppure quella mirabile bufala tutta nostrana delle “teste di Modigliani“? 1984, ve le ricordate?

No, le promesse elettorali non contano. Quelle sono delle “sole”.

E ve li ricordate i diari di Hitler? Ed il buontempone che li aveva fatti, che in fondo più che i soldini, era la sensazione di potere e di divertimento che lo faceva vibrare, nel creare i pensieri intimi di uno dei personaggi più inquietanti dell’umanità? Un vero pezzo di storia contemporanea.

E sembra pure che Amazon sia intenzionata a pubblicarli una volta finiti. Mmmmmh!

Tutti hoaxes dei migliori. Falsi e fregature non innocui in quanto preposti a lucrarci. Ma la storia sempre si ripete, e sul Web si trova l’uno e l’altro. E per piacere, smettiamola di crederci. Se posso aiutarvi a “perdere l’innocenza” di un “Web grande mamma” che permette di fare le opere buone (e il centesimo di dollaro che la Microsoft versava ai paesi poveri per ogni messaggio e-mail che riceveva… le risate…) eccomi qua con un po’ di link.

Sì, ne dovete aver ricevuti pure voi, oh!

Mi è arrivato fresco fresco oggi: l’ho già messo nelle immondizie che quotidianamente ricevo da Cina e Corea (quei messaggi con un sacco di letterine che non si capisce un tubo ed Eudora che tenta disperatamente di collegarsi per prendere un plug-in, ma io inesorabilmente la blocco con un “cancel” incazzato) ma lo recupero apposta per voi. Spero di non sporcarmi le mani con un virus, andando a rimestare nell’immondizia, di tanti che se ne riceve ultimamente…

Chi mi scrive è nientepopodimeno che Mrs Mobutu, moglie dell’ex presidente dello Zaire. Si è trovata con 18 milioni di dollari che deve fare in maniera di recuperare, per il momento depositati in qualche paradiso fiscale, e avrebbe bisogno di qualcuno (io!) si occupasse di investire per lei in qualche multinazionale, bla bla.

E ha pensato a me. Ma grazie! Beh, io non rispondo, ma se voi siete interessati, vi giro il contatto. Un grazie basta. Scrivetemi e vi faccio un forward del messaggio, dite pure che vi manda Picone. Eh già, qui siamo proprio al limite del legale. Ma se continuano ad circolarne, di questi messaggi (tempo fa me arrivavano di fuoriusciti da repubbliche centroamericane, no, Craxi non mi ha mai scritto) vuol dire che qualche pollo ci cascherà pure.

E adesso basta, diciamo no alle immondizie!

Come faccio io, pivellino dell’Internet, che male male riesco a mandare un messaggio e-mail, a riconoscere questi messaggi da quelli “veri”? Nella stessa maniera in cui non mi faccio infinocchiare da un virus. Quel messaggio che mi arriva dall’Alfonso dicendo: “leggi questo e dimmi cosa ne pensi”, ed ha un attachment, e io vado per aprirlo… e poi mi dico: ma sono mesi che non lo sento, sto pirla, perché mi manda… ecc.

Chiediamoci perché. Chiediamoci perché il mio amico Dino mi scrive “qualcuno sta trasmettendo un salva schermo molto carino con le rane della birra BUDWEISER. Se lo installate, perderete tutto! Il disco rigido si rovinerà e qualcuno da Internet vi toglierà l’e-mail”.

Intanto la Budweiser è una skifezza di birra, e negli USA la bevono soprattutto gli zarri, o “rednecks” come li chiamano là, direttamente dalla lattina, così si sente meglio il gusto dell’alluminio e la birra si scalda perbenino a forza di portarsela a spasso perché fa tanto “cool”. E poi manca solo che il virus in questione mi tagli le gomme dell’auto, e sono fatto. Ma insomma, è il caso di crederci?

E di fatto, chi spedisce in giro il KLETZ che adesso sta imperando in uno dei suoi messaggi bidone, dice: “questo è l’antidoto per il Kletz. Fatelo partire e si comporterà come il virus, e l’antivirus ve lo riconoscerà, ma voi dovrete disattivarlo (l’antivirus…). E così facendo avrete vaccinato il vostro computer”. Ho tradotto a memoria, ma è più o meno così. Ci sarà cascato qualcuno? Cosa ne dite voi, miei dodici affezionati lettori? Ma se il pollo in questione avesse aspettato un secondo a cliccare e si fosse chiesto dei perché? Perché Mario mi sta scrivendo in Inglese, o perché Tina che è sempre spiritosa oggi è così formale?

Leggende metropolitane

Ah già, gli hoaxes, quelli innocui, me ne stavo quasi scordando. Perché nascono non so. Presuppongo che siano frutto di quella fantasia goliardica dalla quale non mi dissocio, almeno per alcuni casi. In fondo ridere fa buon sangue, tutti o quasi usiamo Windows, quindi di ridere abbiamo bisogno, scarica i nervi.

Mi vien da pensare al famoso “virus portoghese”. Per quelli di voi che conoscono le quattro operazioni fondamentali, eccovi un’equazione:

Portoghesi: Brasiliani = Carabinieri: Italiani.

Il virus portoghese semplicemente chiedeva all’utente di riformattare l’hard disk, cancellare tutto, ecc. Un virus manuale, insomma, ed anche democratico. Ti offre la possibilità di scegliere. Beh, una professoressa di Stanford, CA (Portoghese pure lei) ci è cascata alla grande ed ha telefonato preoccupata. No, no, non glielo avevo mandato io, ben ho altro da fare.

I link

Avete un secondo di tempo? Di siti che parlano di hoaxes ne trovate una montagna. Eccone alcuni:

Hoax warning. Qui abbiamo pure i link in ordine alfabetico, soprattutto riguardanti quei virus che… sono solo prese in giro.

Ecco la definizione in buon Inglese, più una serie di link dei siti più documentati.

Una perfetta enciclopedia di quanto può essere detto per prendere in giro la gente. Un po’ di tutto, molto tecnico.

Hoaxbusters.

Se vi preoccupate per la sorte di tutti quegli infanti carenti di midollo osseo o con rare malattie del sangue… è solo andare avanti con il link: “Sick, Dying & Missing Kids”. E ci troverete pure dei riferimenti a messaggi che hanno girato in Internet e che erano, purtroppo veri. Invece con il link “Petitions, Politics & Protest” ritroverete quella polemica sui Bonsai Kytten che tanto ha infiammato gli amanti degli animali nostrani.

Altro collezionista di bufale.

Guarda guarda, un articolino della Repubblica del 1998.

Altra collezione per i language-challenged. Tutta in Italiano, ma ce n’é, ce n’é…

Sempre in Italiano. Seguite i link, ne troverete…

Credere o non credere, this is the question

Non sempre abbiamo documentazione o ricerca approfondita degli hoaxes. Il serpente si mangia la coda. È spesso difficile riconoscere cosa è invenzione e cosa può essere realtà, o cosa è realtà presentata come finzione di modo che, credendola non veritiera, ma essendo la forma con cui viene presentata “truffaldina”, non ci si fida della sua falsità e quindi alla fine viene accettata come vera e…” mi sono perso, scusate.

È questa bipolarità di interpretazione è una caratteristica dell’informazione XXI secolo. Più informazione e più possibilità di mistificazione? Lascio a voi la scelta. E poi c’è anche chi mette in dubbio che la conquista della Luna da parte della NASA sia un falso, e un site che invece analizza e offre le prove…

Ma dopo tutto quanto si è detto o scritto, se ancora continuate a far girare certe e-mail di petizioni, se cancellate dei file del vostro Windows o vi indignate per i gattini in bottiglia, non dite che nessuno vi aveva avvertito. Sursum corda.

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