Questa è la quinta edizione dell’Hackmeeting italiano. Come per le precedenti, anche quest’anno l’incontro si svolgerà in un luogo autogestito, il Teatro Polivalente Occupato di Bologna. Anche questo meeting sarà totalmente autogestito e autofinanziato; l’intera organizzazione tecnico logistica viene portata avanti durante l’anno da un collettivo virtuale che si ritrova nella mailing list.
Il cuore del meeting sarà il “lan space”, spazio dove ognuno potrà portare il proprio computer e collegarsi in rete con gli altri, sperimentando, giocando e condividendo gratuitamente i propri materiali. Non è una rete pubblica, nel senso che non sarà possibile accedervi esternamente da Internet, né dall’interno si potrà uscire verso Internet. “Forziamo la condivisione interna delle conoscenze – dicono gli organizzatori -. E forziamo l’utilizzo di tecnologie e software liberi e non commerciali, come il sistema operativo Linux e gli altri programmi nati da queste filosofie”.
Durante l’Hackmeeting si terranno anche seminari e dibattiti, aperti al pubblico e gratuiti, in cui si parlerà di tecnica, ma anche di politica. Tra i temi principali, i diritti digitali, il free software e le filosofie annesse, le economie della Rete, il lavoro nella Rete e molto altro ancora.
Tra gli appuntamenti di maggiore interesse, l’incontro con Richard Stallman, il profeta del free-software, che avrà come tema “Copyright Vs Community in the Age of Computer Networks; venerdì 21 giugno alle 19.00.
“Esprimiamo una visione dell’hacking come attitudine, non esclusivamente informatica – si legge nel comunicato di presentazione dell’evento -. Il nostro essere “hacker” si mostra nella quotidianità, anche quando non usiamo i computer; si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l’informazione falsa e imposta, come l’utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattività”.
Il programma completo dell’Hackmeeting 2002