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Gutemberg nel retrobottega

21 Gennaio 2000

Gutemberg nel retrobottega

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Ovvero: Il "Book on demand" e il nuovo diluvio universale

“Mi scusi cercavo le “Confessioni di Sant’Agostino” nell’edizione del ’66.”
“Mi dispiace il libro è esaurito, ho avuto anche altre richieste ma l’editore non lo ristampa per poche copie soltanto.”

Ecco un classico dialogo che spesso capita di sentire in libreria. Ebbene, questo potrebbe non essere più un problema: fra qualche mese sarà possibile ottenere in pochi minuti copie di libri esauriti (out of print, come dicono gli anglosassoni) nella libreria di fiducia (almeno negli USA). Si stima che esistano ormai più di 1 milione di libri esauriti e che ogni anno ne escano circa 100.000 (fonte: Barnes & Noble). Sono ormai decine le aziende (tra cui spiccano nomi come la XEROX e l’IBM) che hanno annunciato la disponibilità di sofisticati sistemi di stampa che permettono di scaricare dal sito dell’editore l’intero libro e di stamparlo e rilegarlo con tanto di copertina a colori. Il tutto in meno di 20 minuti e mantenendo i costi entro limiti ragionevoli.

Alla Fiera del Libro a Francoforte lo scorso Ottobre la Xerox per esempio ha annunciato un accordo con Bertelsmann, uno dei più grandi editori internazionali, per l’installazione nelle librerie di sistemi per il book-on-demand. Mentre la Barnes & Noble’s ha annunciato l’acquisizione della iUniverse e un accordo con l’IBM per la fornitura dei sistemi print-on-demand.

La macchina dei libri
Tanto per darvi l’idea di cosa sia un simile marchingegno, l’IBM ha pubblicizzato a questo proposito l’Infocolor 70, in grado di stampare da 600 a 2.400 punti per pollice e a 70 pagine al minuto fronte/retro, il tutto in circa 4 metri quadrati, giusto lo spazio del retrobottega. L’investimento necessario però è dell’ordine di 80 milioni, molto per una tipica libreria delle nostre città, ma poco per gli editori o le librerie on-line che potrebbero soddisfare le richieste dei lettori nel giro di 24 ore.

Quanto verrebbe a costare il libro così ottenuto? Cifre precise non ne vengono fatte, dipende dal libro, ma in genere si va da due a tre volte il prezzo originario, con la tendenza a diminuire i costi con il migliorare della tecnologia disponibile.

Ma le due grandi aziende devono difendersi dall’offerta di una miriade di piccole ditte come la Fatbrain.com, la Bookmachine, la BooksonDemand o la BookMobile.com. Queste offrono i loro servizi anche agli editori: nessun editore infatti vorrà ristampare un’intera edizione (di solito si va dalle 2.000 alle 5.000 copie, vedi http://www.alice.it/statist/product/compled.htm) per una richiesta effettiva di 300 o 400 copie in tutto. Le economie di scala lo rendono impossibile. Bene, queste ditte si occupano di stampare l’esatto numero di copie richiesto a costi notevolmente inferiori a quelli di una intera edizione.

Non parliamo poi di quanto saranno felici tutti quegli autori esordienti su cui l’editore non vuole rischiare più di tanto: avranno anche loro la possibilità di farsi leggere e di tentare la scalata dei top ten. Felice sarà anche l’editore che potrà accedere ad un succoso mercato di nicchia finora rifiutato per la previsione di uno scarso numero di copie vendute. E allegro sarà anche il libraio che non avrà più il problema delle rese.

Manzoni fai da te

E non basta, qualcuno ha avuto l’idea di realizzare “libri personalizzati” per bambini da regalare in tiratura limitata alla propria prole, ai nonni, e parenti vari in occasione per esempio del compleanno:
http://www.sunscape.com/kids/create.html pensate ad un libro di favole che si rivolge direttamente al bambino con il suo nome oppure ad una favola scritta su misura con il bambino che ne è il protagonista.

Lavorando un po’ di fantasia pensate un po’ a che succederebbe se questa moda prendesse piede: a qualcuno in occasione del matrimonio di “Ugo” e “Deborah” potrebbe piacere l’idea di regalare i Promessi Sposi del Manzoni sostituendo con i loro nomi quelli dei protagonisti Renzo e Lucia e regalarne un centinaio di copie agli sposi e ai parenti (quello che si dice una “edizione limitata”!).

Che si tratti poi di possibilità più che concrete lo dimostra anche il programma del convegno “L’editoria nell’era digitale” che si terrà Venezia il 27 e 28 gennaio. Uno dei titoli delle giornate è a questo proposito molto significativo: “E-book, e-paper, print-on-demand: prospettive e limiti dell’editoria elettronica” a cui interverrà anche Martin F. Eberhard cofondatore NuvoMedia, la ditta che ha realizzato il Rocket-eBook, uno dei modelli di libro elettronico più venduto nel mondo.

Il rovescio della medaglia
Editori contenti, lettori soddisfatti, autori pure? Sembrerebbe di sì. In attesa dei libri elettronici accontentiamoci intanto di ottenere dei libri cartacei un po’ più facilmente di quanto succeda adesso. Ma…c’è un rovescio della medaglia: se il book-on-demand si diffonderà ci sarà un’alluvione, una marea di libri pubblicati che ci sommergerà. In poche copie, certo, ma comunque presenti come titolo quando faremo delle ricerche bibliografiche su Internet.

E in fondo non farà che anticipare quello che accadrà quando gli e-book saranno più diffusi: in quel momento non si porrà più il problema della stampa. Tenete conto che la Barnes & Noble offre già la possibilità di acquistare libri in formato compatibile con gli e-book (per esempio in formato Microsoft Reader and Adobe Acrobat Reader).

Ma non basta: se finora gli editori si sforzavano di fornire un prodotto di qualità, costituendo una diga attraverso la quale passavano (quasi) soltanto libri scritti da autori di una certo livello, adesso potrebbero non andare troppo per il sottile e sentire di meno la loro responsabilità, pensando che in fondo si tratta di poche copie. Ovviamente è anche vero il contrario, avremo la possibilità di leggere autori intelligenti e geniali che scrivono su argomenti di nicchia e di cui altrimenti non avremmo mai sentito parlare.

Comunque sia, aprite l’ombrello e preparatevi…al nuovo diluvio universale.

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