Le guide online sono ormai un fenomeno consolidato. Ci sono guide per ogni gusto e per soddisfare qualsiasi curiosità: dalla guida all’uncinetto alla guida di cucina vegetariana, da quella al Reiki all’esperto in arte contemporanea. A cominciare dal sito statunitense ABOUT, The Human Internet, che propone nella sua home page una sventagliata di risorse a disposizione degli utenti; le guide in questione, oltre a pubblicare interventi in tema nel proprio sito, a rispondere a domande fatte dagli utenti, solitamente inviano newsletter, recensiscono libri e stilano una lista di link in tema, utili per la propria community.
Community è la parola chiave per capire lo scopo principale di questo e altri progetti basati sulla presenza di guide, mirati alla costituzione di una comunità di frequentatori del sito, i quali, magari, una volta in situ, clicchino su questo o quel banner pubblicitario e comprino beni e servizi in linea.
Questi progetti basati sulle Virtual Communities sono progetti misti, di valenza culturale e commerciale insieme, e funzionano bene proprio per quella loro miscela di e-business e “intelligenza connettiva” variamente dosata, che conduce facilmente al coinvolgimento emotivo e intellettuale dei partecipanti al progetto e al successo dello stesso. Da circa un anno Dada ha lanciato Supereva. Dotato di più di 300 guide divise in vari canali: Arte e cultura, Istruzione e formazione, Finanza e lavoro, e via discorrendo. Le guide, ciascuna nel proprio campo, propongono interventi in tema, ricchi di link, forniscono risposte alle domande degli utenti, partecipano alle chat e ai forum del proprio sito, mantenendosi in continua comunicazione con i membri della community.
Da qualche tempo la Rete italiana ha visto sorgere altre iniziative analoghe, più o meno riuscite, tra cui spicca Ioloso, ancora poco noto, ma che ha già totalizzato un bel numero di visite e recensioni lodevoli. Nel sito l’utente è invitato a fare domande pertinenti al settore degli esperti a sua disposizione, il tutto gratuitamente.
Dopo anni di disintermediazione culturale, di informazione fai-da-te, favorita dai sempre più potenti motori di ricerca, tipo Google, e da indici di categorie tematiche onnicomprensive, tipo quelle di Yahoo!, ecco che il tocco umano ritorna prepotentemente alla ribalta, e persone in carne e ossa indirizzano, consigliano, comunicano idee, in una parola fanno da medium, da tramite, tra il sapere e la curiosità umana. Che sia una fase passeggera dello sviluppo del Web o l’inizio di una Rete dotata di un maggiore human touch?
Stando ai risultati sembrerebbe che il pubblico di Internet abbia bisogno di servizi informativi sempre più personalizzati e di una comunicazione sempre più intima, pervasiva, quasi a voler alleggerire il diaframma imposto dalla comunicazione mediata dal computer. Certo, ci sono pro e contro. Da un lato il ritorno al sapere guidato, mediato, anche filtrato se vogliamo, potrebbe mettere in pericolo lo spirito libertario e un po’ anarchico del Web, ma d’altro canto anche garantire un tipo d’informazione più autorevole e attendibile rispetto a quanto si è visto finora su Internet.
Siti Web che offrono un servizio di Guide gratuito per gli utenti: