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Guerre videoludiche: reportage dal fronte

12 Luglio 2001

Guerre videoludiche: reportage dal fronte

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Sony, Nintendo, Microsoft: chi vincerà la guerra dei videogiochi? Ecco alcune previsioni

Anche se l’estate è appena cominciata, i grandi del divertimento elettronico stanno già pensando a Natale. Novembre e dicembre rappresentano, infatti, il periodo più intenso dell’anno dal punto di vista videoludico. E l’introduzione di due nuove piattaforme ludiche – Nintendo GameCube e Microsoft Xbox – renderanno l’ultimo scampolo del 2001 semplicemente infuocato.

Per meglio fronteggiare l’attacco incrociato – da Kyoto e da Redmond – Sony ha recentemente provveduto a ridurre il prezzo di PlayStation2 in Europa e Giappone. Nel Paese del Sol Levante, la console a 128-bit è disponibile al costo di 35.000 yen contro i 39.800 yen di partenza: una differenza del 13%. In Europa, il prezzo di vendita al pubblico di PlayStation2 è sceso da 269 a 229 sterline. E a partire dal 13 luglio 2001, Sony introdurrà negli Stati Uniti un nuovo bundle – già disponibile in Giappone al prezzo di 37800 yen – che include PlayStation2 e l’unica vera killer application introdotta finora, Gran Turismo 3: A-Spec. Il simulatore di corsa ha superato il milione di copie vendute in Giappone. L’unico altro titolo per PlayStation2 ad aver ottenuto un successo analogo è Onimusha di Capcom. La console più Gran Turismo 3: A-Spec saranno commercializzati al prezzo di 329 dollari.

Si prevedono tuttavia ulteriori riduzioni di prezzo in coincidenza con il lancio di Gamecube, che sarà introdotto il prossimo 14 settembre in Giappone e il 5 novembre 2001 al prezzo di 199 dollari. Come ha dichiarato l’analista di mercato Nobumasa Morimoto di Tokyo-Mitsubishi Securities, “La mossa di Sony non è sufficiente: sono necessarie manovre più drastiche. Sony deve espandere il suo bacino di utenza prima della discesa in campo di Microsoft e Nintendo. Il prezzo [della console] è ancora troppo alto.” Il prezzo di PlayStation2 dovrebbe scender a 199 dollari negli Stati Uniti e 199 sterline in Europa entro Natale 2001.
Sony, ovviamente, smentisce.

Paradossalmente, il rivale numero uno di PlayStation non sembra essere Xbox o Gamecube, bensì Game Boy Advance. Il portatile Nintendo ha spopolato in Giappone, in America e in Europa. La risposta stizzita di Sony a Nintendo – rea di aver enfatizzato oltre misura il successo di Game Boy Advance – la dice lunga sul nervosismo che regna nel settore videoludico. La posta in gioco è altissima. Ma le cifre confermano che il portatile Nintendo sta letteralmente spopolando. Stando a NPD Group, un’azienda indipendente che pubblica reportage settimanali sulle vendite dei videogiochi negli Stati Uniti, nella settimana di lancio (11-18 giugno) Nintendo ha venduto 540.000 Game Boy Advance (pari al 76% di tutte le console vendute), fatturando oltre $45 milioni di dollari. E Nintendo non ha vinto solo la partita dell’hardware, ma anche quella del software: sette dei dieci giochi più venduti nella settimana di lancio erano appunto per Game Boy Advance. Mario Advance (Nintendo), Tony Hawks Pro Skater 2 (Activision) e F-Zero Max Velocity (Nintendo) occupavano le prime tre posizioni della classifica. Un trionfo.

Sega, nel frattempo, sembra aver perso ogni speranza di rinverdire i fasti della sua piattaforma, Dreamcast. Nelle ultime settimane ha infatti annunciato la cancellazione di altri cinque titoli, Alien Front Online, Dynamic Golf, Far Nation, Bikkauiman 2000 e Aqua Panic che vanno ad aggiungersi alla lunga lista di progetti annullati da parte delle software house esterne. E per la serie, “piove sul bagnato”, la casa editrice ASCII ha interrotto la pubblicazione di Famitsu DC, la rivista dedicata alla defunta console. In compenso, Sega si sta concentrando sullo sviluppo di giochi Java-compatibili per telefoni cellulari. L’azienda nipponica ha infatti annunciato la pubblicazione di versioni i-Mode di classici come Fantasy Zone, Nights, Chu Chu Rocket, Sonic the Hedgehog e Samba de Amigo. I giochi saranno fruibili attraverso la formula del pay-per-play.

I rivenditori di videogiochi già pregustano vendite da record per i prossimi mesi. Informa Media Group, un’agenzia londinese specializzata in ricerche di mercato, prevede che nel 2006 l’industria dei videogiochi varrà 86 miliardi di dollari. La cifra riguarda non solo il mercato PC e console, ma anche quello dei set top box e telefoni cellulari, i cui fatturati costituiranno nel 2006 il 27% del totale (nel 2000, la percentuale era dieci volte minore). La crescita più significativa sarà quella delle console, le cui vendite nei prossimi cinque anni dovrebbe crescere del 73%, per un totale di $33 miliardi di dollari. Il segmento del gaming online ammonterà a 5.6 miliardi di dollari nel 2006. Sempre più in crisi, invece, il comparto del divertimento elettronico pubblico (bar e sale giochi).

Chi si porterà a casa la fetta più grossa della torta videoludica? Secondo un recente studio pubblicato dall’European Leisure Software Publishers Association (ELSA), Xbox non ha grandi possibilità di ottenere la leadership del settore videoludico in nessuno dei principali mercati. Nella migliore delle ipotesi, la console Microsoft potrebbe aggiudicarsi il secondo posto in Europa nella classifica delle console più vendute, ma seguirebbe Sony e Nintendo rispettivamente negli Stati Uniti ed in Giappone. Secondo ELSA, il leader indiscusso del mercato sarà Sony, che attualmente detiene il 66% dell’installato console.

ELSA ritiene che Xbox potrebbe ottenere il 33% del mercato europeo entro la fine del 2004 con circa 11 milioni di unità vendute, mentre negli Stati Uniti la sua penetrazione dovrebbe assestarsi intorno al 31% (quantificabile in 15.16 milioni di unità). Ma in Giappone Xbox avrà vita dura: stando alle previsioni, la console venderà che 5.47 milioni di unità vendute, strappando un magro 20% dell’installato console.

Il vantaggio acquisito da Sony nel settore delle console da casa della nuova generazione pare dunque incolmabile: con una base installata di 13 milioni di PlayStation2, l’azienda giapponese può guardare al 2001-2002 con relativa tranquillità. ELSA prevede che Sony conquisterà il 47% del mercato europeo entro la fine del 2004, pari a 15.65 milioni di console vendute, il 37% del mercato americano con 18.1 milioni di unità e 45% del mercato nipponico, con 12.3 milioni di unità vendute.

Sempre secondo lo studio, le vendite di Gamecube dovrebbero superare quelle di Xbox entro il 2005. Laddove Europa la console Nintendo otterrà “solo” il 20% del mercato entro il 2004 con un totale di 6.66 milioni di console, negli Stati Uniti Gamecube dovrebbe aggiudicarsi il 32% del mercato con 15.65 console vendute. In Giappone, invece, Gamecube dovrebbe conquistare il 35% grazie a 9.57 milioni di console vendute.

Concludendo, secondo Screen Digest, nel 2004, il mercato dei video games dovrebbe essere così ripartito: 46.05 milioni di PlayStation2, 31.88 milioni di GameCube e 31.62 milioni di Xbox. In totale, 110 milioni di console. Tra la fine del 2003 e l’inizio del 2004, Sony dovrebbe introdurre PlayStation3.

Ricordiamo che si tratta di semplici proiezioni di mercato.

Il report di Screen Digest è ordinabile in Rete

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