Partire dal brief
In questa occasione il caso di studio tratta il lancio di un panificio. Il proprietario ha qualche idea sul progetto da realizzare, ma l’identità del brand è ancora incerta. La diffusione sarà affidata a vari canali, e un aspetto cruciale del branding è creare un logo riconoscibile.
Diamoci un piano di lavoro
- Scopo generale: realizzare un logo per un nuovo panificio artigianale con locali in una strada del centro.
- Riflettere l’atmosfera del brand e attirare il pubblico di riferimento considerando quanto segue:
QUALE è lo scopo principale dell’impresa?
CHE personalità ha il brand?
A CHI si rivolge?
COSA vuole trasmettere alla clientela? - Distinguersi dalla concorrenza per la presenza visiva e i contenuti, sia del negozio, sia online.
- Assicurarsi che il logo funzioni in vari contesti e situazioni, dal packaging all’insegna.
Strumenti per ispirarsi e creare
Prima di cominciare a disegnare o progettare occorre avere raccolto le informazioni necessarie. Mediante ricerche di mercato, lo studio della concorrenza e la pianificazione di una strategia, iniziamo a individuare colori, immagini e caratteri tipografici. Raccogliere i materiali in una mood board è un’ottima tecnica per ottenere una visione d’insieme.
Dopo la mood board tocca alla palette dei colori.
Bisogna anche scegliere i caratteri tipografici.
Il processo del design
Ora che abbiamo gli ingredienti, possiamo armonizzarli per arrivare al logo finale. Non si tratta di un semplice assemblaggio, come fosse un puzzle; bisogna ragionare sull’insieme e sui singoli componenti.
Definire il messaggio
Per ottenere un logo adatto al brand, è importante fare chiarezza sul messaggio da trasmettere. Di seguito è riportato il risultato del brainstorming per il lancio del panificio.
Ragionare sulle immagini
Oltre al design il logo dovrebbe avere un significato e, poiché ogni immagine racchiude vari significati, prima di scegliere è bene considerarli tutti.
Raffigurare il prodotto – come un filone di pane – è una tecnica chiara e inequivocabile, ma talvolta troppo banale per distinguersi dalla concorrenza.
Le immagini possono riprodurre metaforicamente l’atmosfera del brand: un camino suggerisce il calore domestico, il cappello da cuoco l’arte culinaria. L’approccio si presta ad alcune imprese meglio di altre.
L’uso di un’immagine che simbolizza l’impresa – per esempio un mattarello – richiede al pubblico uno sforzo maggiore, ma può rivelarsi efficace.
Stabilire lo stile del logo
Il logo può corrispondere semplicemente alle iniziali dell’impresa, o incorporare alcune immagini. Per scegliere lo stile, dobbiamo considerare il progetto in relazione al mercato e ai concorrenti. Le scelte possibili sono più di una.
- Monogramma
- Logo composto da una o più lettere, spesso le iniziali del nome. È un’opzione valida soprattutto per progetti con un nome lungo.
- Logotipo
- Composto da soli caratteri, spesso il nome dell’azienda, il logotipo può favorire la riconoscibilità del brand. È ideale per una startup.
- Immagine
- Un unico simbolo grafico può favorire la riconoscibilità del brand, ma trovare l’immagine giusta non è sempre facile.
- Marchio combinato
- La combinazione di caratteri e immagini può rafforzare il brand. Privilegiamo la semplicità per non ridurre l’impatto su formati piccoli.
Design alternativi
Abbiamo terminato. Il risultato è forse il logo definitivo per un panificio? Certamente no! Colpisce anzi il numero di possibilità che possono emergere da un brief e una palette colori. La scelta del font, in particolare, ha un forte impatto sull’atmosfera del brand: alcuni hanno un aspetto elegante e formale, altri moderno e accessibile.
Qui sotto lasciamo alcune variazioni sul tema. A chi legge il compito di studiarle, capire dove divergono dalla strada intrapresa in questo articolo, ragionare su punti di forza e debolezze. Un buon design è più simile a una pianta che a una statua: cresce, cambia, si adatta all’ambiente circostante.
Questo articolo richiama contenuti da Graphic Design per tutti.
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