Google è, indubbiamente, il motore di ricerca che meglio interpreta le esigenze degli utenti della Rete che vogliono strumenti di ricerca semplici ed efficaci. E da questo punto di vista Google non teme rivali. Le nuove funzionalità interpretano perfettamente, ancora una volta, le esigenze degli utenti, che non sono esclusivamente alla ricerca di pagine Web, ma anche di documenti creati in formati non HTML. È il caso dei file PDF, sempre più diffusi, ma anche dei documenti Office: Word, Excel e PowerPoint. Infine, ci sono tutti i file in formato testo, anche questi molto diffusi sulla Rete, piuttosto complicati da trovare se il search engine utilizzato non prevede un’apposita funzione.
Come spesso accade, però, anche le cose buone hanno un lato negativo, un risvolto della medaglia, una sorta di effetto collaterale: si risolve un problema e contemporaneamente se ne crea un altro. Chi potrebbe avere dei seri problemi con la nuova funzione di ricerca di Google, sono i Webmaster e, in particolare, i Webmaster e i gestori di siti poco attenti, un po’ distratti. I formati “.doc” e “.xls” presenti su un sito, ma non pubblici, ad uso esclusivamente interno, che fino a oggi non potevano essere reperiti da un navigatore di passaggio, ora, infatti, non sono più “al sicuro”.
Questa è, in effetti, una pratica abbastanza diffusa. Molti Webmaster archiviano online documenti interni in formati non HTML. D’ora in poi non potranno più farlo. E anche la pulizia degli hard-disk dei server dovrà essere fatta con estrema attenzione per evitare spiacevoli sorprese.
Infine, ultima cautela, meglio tenere d’occhio gli ingegneri di Google, perché altre novità sono già dietro l’angolo. Attualmente stanno lavorando a un sistema che consentirebbe di pre-visualizzare le pagine indicizzate, senza necessariamente andare sul sito in questione. Anche questa è una funzione di grande interesse per gli utenti, ma che potrebbe porre dei problemi ai gestori dei siti che dovranno realizzare delle pagine ottimizzate per la pre-visualizzazione di Google che potrebbe ridurne la dimensione per una visione più rapida. Se così fosse i risvolti di carattere legale sono evidenti e Google correrebbe il rischio di violare i diritti d’autore delle pagine stesse. E i Webmaster rischiano, comunque, di veder scendere l’audience dei loro siti.
Attualmente Google indicizza circa 1,6 miliardi di pagine Web e riceve 100 milioni di richieste al giorno per nuove indicizzazioni.