Google, nato come motore di ricerca online, si sta poco a poco espandendo in più direzioni, creando sempre nuove applicazioni e prefiggendosi nuove frontiere. Qualche giorno fa ha comunicato l’intenzione di lanciare entro l’anno un programma online simile a PowerPoint, progetto che si preannuncia non tanto come possibile sfida a Microsoft, sul punto di lanciare il nuovo Office 2007, ma un messaggio per far capire al colosso informatico, che ha sviluppato e lanciato lo scorso mese di marzo un proprio motore di ricerca Windows Live, che ognuno dovrebbe stare al proprio posto. Per fare ciò Google, secondo una ricerca Gartner, avrebbe intenzione di acquisire la start-up Thumbstacks che permette, tramite la propria interfaccia Wysiwyg, di creare semplici slide per presentazioni che non necessitano di alcun particolare software installato.
Il colosso californiano ha anche lanciato, in versione beta, Spreadsheet, un foglio di calcolo online, simile a Excel con la possibilità di condividere in tempo reale, con altri utenti, sia i documenti creati, sia quelli salvati sul proprio Pc nel formato.xls di Excel, in lettura e in scrittura. Altra novità: è in arrivo dai Google Labs GBuy, il nuovo sistema di pagamento online che dovrebbe essere lanciato in versione beta il 28 giugno 2006, che funziona in maniera diversa da PayPal di eBay: «Per noi non ha senso entrare in business che sono già occupati da leader esistenti», ha spiegato Eric Schmidt, amministratore delegato di Google. Il nuovo sistema punta agli inserzionisti, e non ai consumatori in generale, ma non sono state ancora chiarite le differenze rispetto al servizio di eBay.
Infine, Google sta preparando due nuovi datacenter nel deserto dell’Oregon, sulle sponde del fiume Columbia. Non si sa esattamente a cosa stiano lavorando. Si vocifera che la società californiana stia sviluppando un cervellone, una sorta di superPC capace di contenere tutta la conoscenza umana, in grado di contrastare gli eterni rivali: Yahoo! e Microsoft. Il supercalcoltore sarà di dimensioni mastodontiche (grande come due campi da calcio) per poter contenere ogni genere di informazione: l’utente potrà accedervi per mezzo di un piccolo apparecchio, collegato sia al telefono che alla Tv, e non avrà più bisogno di un proprio Pc. Eric Schmidt ha definito irrealizzabile una tale concentrazione di informazioni, se non in 300 anni di lavoro, mentre il vice presidente dell’azienda, Urs Holzle, ha affermato:«Nel prossimo futuro io vedo una comunità globale che finalmente ha abbattuto tutte le frontiere. Tutti i confini, nazionali, ideologici e tecnologici saranno cancellati. Internet apporterà ulteriori cambiamenti favorevoli alla vita delle persone e al mondo», lasciando trapelare una possibilità di veder un giorno realizzato l’enorme computer.