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Google contro i clic truffa

03 Dicembre 2004

Google contro i clic truffa

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Il motore di ricerca leader di mercato ha citato in giudizio una società texana che ha abusato del servizio Google AdSense

384 milioni di dollari in tre mesi, questo quanto ricavato da Google grazie alla sua rete di vendita di link sponsorizzati in siti affiliati AdSense, che rappresenta circa la metà del suo giro d’affari. Una fonte di reddito così importante da spingere Google ad agire nei confronti di una società texana che avrebbe tentato di approfittarne.

Google deve la sua fortuna economica ad AdWords, un programma che prevede, per ogni ricerca sul motore, la possibilità di visualizzare una pubblicità sotto forma di link sponsorizzati, legati alla chiave di ricerca digitata dall’utente. Nel 2003, a questo programma si è aggiunto AdSense, che fa apparire queste stesse pubblicità a pagamento sulle pagine di siti Web terzi. Per ogni clic su uno di questi link, Google guadagna una certa somma e corrisponde una percentuale ai siti partner che ospitano i suoi link sponsorizzati.

Tra questi partner, Auction Expert International – che Google ha, appunto, citato in giudizio davanti alla Corte di giustizia di Santa Clara – ha approfittato del sistema. I suoi dirigenti sono accusati, infatti, di avere generato, sia automaticamente che manualmente, un gran numero di clic falsi, per ottenere guadagni maggiori. Pratica, ovviamente, illegale.

Il sito Auction Expert International, al momento in cui si scrive, risulta irraggiungibile online.

Ufficialmente, Auction Expert International si occupa di aste e liquidazioni online negli Stati Uniti e nei paesi dell’ex Unione Sovietica. In pratica, la società si interessa a tutto: dai materiali derivanti dall’industria petrolifera alle automobili d’occasione, dai servizi di pubbliche relazioni, sino ai software per generare traffico sui siti Web.

Adesso, però, le sue attività sembrano scomparse nel nulla. Google è comunque riuscito a identificare due dirigenti, Sergio Morfin e Alexei Leonov, che dovranno rispondere dell’utilizzo fraudolento di AdSense, da parte della società.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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