L’ufficio americano del commercio con l’estero (US Trade Representative-USTR) ha recentemente deciso di applicare una tassa del 100% su alcuni prodotti esportati dall’Ucraina verso gli Stati Uniti (tra gli altri, petrolio e materie prime) come misura sanzionatoria per l’eccessivo aumento della produzione e del commercio di CD e DVD illegali in quel paese.
L’intervento della maggiore autorità americana per il commercio con l’estero era stato, in realtà, sollecitato già da qualche tempo dall’International Intellectual Property Alliance (IIPA) – organizzazione che tutela il copyright americano a livello internazionale – le cui ricerche avevano messo in evidenza che l’Ucraina è in cima alla lista dei paesi che violano sistematicamente i diritti di proprietà intellettuale.
La sanzione è stata applicata in considerazione del fatto che non solo in Ucraina la produzione di CD e DVD pirata – che le lobbies americane dell’informatica e della musica mirano a contrastare in ogni modo – è in continuo aumento, ma il Parlamento ucraino ha anche respinto poco tempo fa un progetto di legge finalizzato alla repressione di questo tipo di attività.