I tre anni senza tasse per agevolare il business digitale stanno per scadere e la duty-free zone del Web sembra avere le ore contate.
La moratoria sta tornando a essere argomento caldo del congresso americano. I’Internet Tax Freedom Act del 1998 che scade in queste settimane aveva bloccato ogni forma di tassazione sull’accesso a Internet e aveva formulato modelli fiscali molto speciali e vantaggiosi per il commercio elettronico: oggi si riapre la questione che si fa sempre più complessa.
Gli interessi in campo sono infatti molti. Da una parte gli stati federali sono intenzionati a portare avanti una battaglia per recuperare maggiori introiti fiscali, dall’altra la crisi delle dot.com ha un po’ diminuito l’enfasi su questo argomento. I fatti delll’11 settembre hanno inoltre offuscato l’attenzione su molti temi “secondari” per il Paese e ciò, secondo le analisi dei giornali di settore, potrebbe avere effetti significativi in un senso come nell’altro: il colpaccio potrebbe in pratica verificarsi sia con un’ulteriore moratoria in sordina, sia con nuovi provvedimenti fiscali presentati e approvati velocemente.