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Gli enti pubblici possono informare i cittadini via sms solo in casi di emergenza

08 Febbraio 2002

Gli enti pubblici possono informare i cittadini via sms solo in casi di emergenza

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Il Garante ha avviato un'indagine per definire le modalità e i limiti di eventuali accordi tra enti pubblici e gestori di telefonia mobile in relazione all'utilizzo dei brevi messaggi di testo inviati ai cittadini sul loro telefono cellulare

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha recentemente avviato un procedimento di verifica in merito alla possibilità che gli enti locali concludano accordi con i gestori di telefonia mobile, allo scopo di utilizzare gli sms per fini di pubblica utilità.

La questione era stata, infatti, sollevata da alcuni cittadini che erano stati informati tramite l’invio di messaggi sul loro telefonino dell’esistenza di provvedimenti comportanti il blocco totale o parziale del traffico, emessi da alcuni amministratori comunali.

Il Garante – che ha affrontato l’argomento anche nel corso della conferenza stampa svoltasi il 30 gennaio scorso, in occasione dell’entrata in vigore del nuovo d.lgs. 468/01 in materia di privacy – ha chiarito, in ogni caso, che per contemperare il principio della pubblica utilità con la tutela della privacy e di altri diritti di utenti e abbonati, l’utilizzo di messaggi sms informativi da parte degli enti pubblici deve essere limitato a particolari situazioni di emergenza (limitazioni alla circolazione degli autoveicoli, eventi atmosferici, circolazione dei mezzi pubblici, ecc.).

In tutti gli altri casi, invece, gli amministratori pubblici o i gestori del servizio dovranno chiedere il consenso alla trasmissione.

In attesa della conclusione del procedimento di verifica, il Garante ha, però, chiesto agli enti locali e ai gestori di astenersi da ogni invio di messaggi in contrasto con il quadro normativo in materia di privacy.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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