In uno studio dello scorso anno, Forrester Research prevedeva che entro il 2003 il settore USA dei quotidiani avrebbe registrato una perdita di oltre 4,5 miliardi di dollari nelle entrate dei piccoli annunci. Un trend confermato ora da una similare indagine diffusa in Gran Bretagna, secondo nei prossimi quattro nelle casse dei giornali entreranno 700 milioni di sterline in meno, con una riduzione dello spazio riservato agli annunci pari a circa un terzo. Mentre la popolarità del medium cartaceo rimane comunque alta, vi appare assai meno roseo il futuro dei piccoli annunci che vanno invece conquistando sempre maggior evidenza nel medium elettronico.
Due sembrano essere le ragioni principali. Primo, gli annunci online costano meno, non essendo implicati costi tipografici ne limiti di spazio, tipici limiti dei giornali che comportano spesso costi non indifferenti se paragonati alle pochissime righe consentite. Secondo, funzionano meglio: quasi sempre è possibile trovare quel che si cerca tramite i rapidi sistemi di ricerca implementati, anziché spulciare i lunghi elenchi dei quotidiani. I quali non possono quindi far altro che sbrigarsi ad aprire propri spazi specifici online: una volta sperimentato il risparmio e l’efficacia degli annunci online, non c’è verso che i clienti possano tornare alla vecchia carta stampata.