Giovanni Paolo II ha sempre avuto un occhio di riguardo per Internet, anche quando all’interno della chiesa cattolica c’era chi storceva il naso o lo credeva strumento del demonio.
Per rilanciare questa sua visione della Rete, il Papa ha chiesto alla chiesa cattolica di essere “determinata a entrare” su Internet “armata del Vangelo”.
Per la chiesa, ha scritto in un messaggio indirizzato ai cattolici in occasione della Giornata delle comunicazioni sociali, “il nuovo mondo del cyberspazio è un’esortazione alla grande avventura di utilizzare il suo potenziale per proclamare il messaggio del Vangelo”.
Una visione che ricorda quella che spinse molti preti e missionari nell’opera di conquista del Nuovo Continente a seguito delle truppe spagnole.
Giovanni Paolo II è convinto, dunque, che “questo cyberspazio, nuova frontiera che si apre all’inizio del terzo millennio, concepito nel contesto di operazioni militari, spinga al presente a servire la causa della pace”.
“È per questo, in questa Giornata mondiale delle comunicazioni – spiega il Papa – che esorto tutta la Chiesa a superare coraggiosamente questa soglia, a prendere il largo verso le profondità di Internet”.
Il Papa, però, ha ben presente quali siano i pericoli del mondo virtuale e ricorda alle forze apostoliche della Chiesa che “le relazioni stabilite in modo elettronico, non potranno mai rimpiazzare il contatto umano diretto, necessario per una vera evangelizzazione”.