In Giappone lo scorso anno le vendite di PC sono cresciute del 30 per cento, raggiungendo la cifra record di oltre nove milioni di unità. Ciò nonostante una generale corsa al ribasso dell’economia nazionale e grazie ad una caduta dei prezzi in ambito informatico. Secondo la Japanese Electronic Industry Development Association chi acquista per la volta un computer non vede l’ora di potersi collegare a Internet. Sembra tuttavia che il numero dei navigatori online non stia crescendo con i ritmi sostenuti che sarebbe lecito attendersi. Tendenza che andrebbe imputata all’ancora scarsa presenza di PC nelle abitazioni private e alle tariffe tuttora alte per la connessione da casa.
L’introduzione dell’accesso ad alta velocità e l’attesa proliferazione di piccoli provider locali dovrebbero portare all’abbattimento di tali costi al massimo entro il prossimo anno. Già ora si assiste a un leggera inversione di tendenza, con un 28 per cento di famiglie giapponesi dotate di computer contro il 20 per cento registrato a fine ’98. Sul fronte imprenditoriale, il PC è presente in quasi ogni tipo di azienda, pur se soltanto il 20 per cento di queste ne possiede uno per ciascun dipendente.