Il parlamento giapponese ha approvato, in via definitiva, la nuova legge che punisce gli annunci inseriti da persone via Internet per sollecitare minori ad avere relazioni sessuali.
Il testo, confermato dalla camera alta del parlamento, entrerà in vigore tra tre mesi. Gli articoli prevedono che gli inserzionisti dovranno pagare una multa che potrà arrivare fino a un milione di yen (poco più di 7.200 euro), sia che abbiano pagato per il rapporto o no.
La nuova legge non esclude di punire anche i minori che abbiano sollecitato adulti, ma la legislazione sulla responsabilità penale dei minori li protegge normalmente dalle cause penali.
I minori, però come spiegano fonti della polizia giapponese, potranno essere messi sotto sorveglianza se infrangeranno la legge.
Il numero di casi di prostituzione giovanile via Internet è duplicato nel 2002, per arrivare a toccare quota 268, secondo quanto riportano i dati dell’Agenzia nazionale di polizia.
La polizia era preoccupata per il crescente numero di casi legati all’uso dei servizi di incontri via Internet, attraverso messaggi inviati sui telefoni cellulari e che miravano soprattutto a ragazzine. Più del 90 % dei casi di prostituzione infantile risultano da approcci iniziali realizzati dai minori.
Non sempre c’è un Hubert a prendersi cura delle giovani giapponesi e, spesso, queste rimangono vittima di violenza.