Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di una nostra lettrice.
“Le scrivo questa lettera per rendere il più possibile pubblico un disservizio enorme che si sta verificando con il provider Internet Galactica.
Da ormai quasi tre mesi la situazione si sta rendendo, di giorno in giorno, più insostenibile.
Ho acquistato una fornitura di collegamento flat non stop nel mese di luglio per motivi di lavoro (lavoro da casa via Internet e quindi ho bisogno di una connessione stabile e affidabile) in quanto la ditta non me la forniva.
Fino a novembre non ho avuto di che lamentarmi, anzi, l’ho consigliata anche a colleghi che in effetti hanno provveduto ad abbonarsi dietro mio suggerimento.
Per coloro che non possiedono carta di credito, Galactica prevede il pagamento anticipato annuale di tutta la tariffa tramite bollettino postale, per l’equivalente di 70.000 lire mensili, ed io ho prontamente pagato in anticipo per 12 mesi.
I problemi iniziano a dicembre con le nuove promozioni tariffarie: Galactica acquista moltissimi utenti in più, ma non potenzia le sue strutture e quindi noi, vecchi clienti, ci ritroviamo con il disagio di trovare sempre più spesso la linea occupata. Da gennaio la cosa inizia ad essere insostenibile.
Sto parlando di ore di tentativi (in media 150200) per poter stabilire una connessione instabile e a 14400bps.
A febbraio inizia il calvario.
Personalmente dal primo febbraio sono riuscita a collegarmi con la mia flat PREPAGATA solamente 3 o 4 volte e alla maggior parte dei miei colleghi è successo lo stesso.
Galactica possiede un call center praticamente inesistente:
a) Ogni giorno cerco, da 2 mesi, di telefonare al loro numero blu
(TARIFFA URBANA DA TUTTA Italia) E IL RISULTATO È SPENDERE GLI SCATTI URBANI
PER SENTIRSI RIPETERE DA UNA VOCE REGISTRATA DI RIMANARE IN LINEA PER NON PERDERE LA PRIORITA’ ACQUISITA, OPPURE RIAGGANCIARE E RICHIAMARE PIU’ TARDI.
Questo a qualunque ora del giorno o della notte.
b) Ogni giorno, da circa 2 mesi, scrivo alle loro caselle e-mail di supporto ai clienti. Secondo i miei calcoli ho scritto una cosa come 200 mail, nessuna delle quali ha ricevuto risposta, NEPPURE IN AUTOMATICO.
c) Considerato i punti di cui sopra mi sono convinta che loro non abbiano un call center e quindi ho provato a scrivere dei fax ai loro numeri normali.
OVVIAMENTE NESSUNA RISPOSTA.
d) Allora ho telefonato al 12 e mi sono fatta dare il numero di telefono di MILANO E ROMA. La scocciata signorina che mi ha risposto il giorno giovedì primo marzo (dopo almeno una ventina di tentativi andati a vuoto!)non ha saputo dirmi nulla se non di chiamare il numero blu o mandare una mail.
Ormai stremata, dissanguata (pensate che oltre alle settantamila lire mensili a Galactica, dovrò pagare la Telecom per le connessioni a pagamento che ho dovuto fare per poter lavorare, per le telefonate al numero blu mai con risposta e per i fax spediti in interurbana) e totalmente sfiduciata mi rivolgo alle riviste di settore, all’associazione consumatori e – perché
no – ai quotidiani nazionali con l’intenzione, quantomeno, non dico di AVERE GIUSTIZIA, ma di scoraggiare qualsiasi persona che potrebbe essere un potenziale cliente di questa ditta INAFFIDABILE.
Penso che intraprenderò al più presto una causa per inadempienza contrattuale, che sicuramente non vincerò e si trascinerà per anni, ma almeno qualcuno dovrà rispondermi!”.
Un controllo attraverso motori di ricerca ha fatto emergere come il fenomeno riportato sulla lettera non sia episodico.
In un newsgroup sull’argomento emerge (da messaggi di utenti) che il responsabile marketing dell’azienda citata abbia scritto di un “uso improprio” della connessione se utilizzata più di 10 ore al giorno, perché impedirebbe ad altri utenti di accedere al servizio.
Inoltre, se è vero quanto riportato in alcuni messaggi, l’azienda avrebbe accusato i suoi utenti di uso scorretto del servizio, accusandoli, tra l’altro, di “mail bombing”. Ovvia la risposta urtata dei clienti.
Infine, e questo è un fatto inquietante, alcuni utenti denunciano “intrusioni” all’interno dei loro computer di cui non hanno avuto risposta dall’azienda.
Per concludere, se i nostri cugini transalpini si lamentano dell’impossibilità di utilizzare un servizio “flat” a causa delle tariffe di interconnessione troppo alte, sarà bene che prima di far partire questo tipo di collegamenti si accertino di poter soddisfare la loro clientela.