Ho cominciato a usare FreeBSD dalla versione 2.0 rilasciata nell’ormai lontano Gennaio 1995. Durante tutti questi anni di felice simbiosi con questo sistema operativo, ho avuto modo di collaborare e di contattare la maggior parte dei programmatori che stavano portando avanti questo progetto Open Source.
FreeBSD veniva – e viene tuttora – sviluppato e portato avanti da persone che vivono distanti l’una dall’altra migliaia di chilometri, sparsi nei quattro angoli del globo.
Il contatto tra loro, il nucleo centrale di sviluppatori (core team) e gli utilizzatori di FreeBSD, avveniva quindi esclusivamente tramite e-mail. Alcune persone avevano lavorato e collaborato insieme per anni e non avevano mai avuto l’occasione di incontrarsi personalmente. Questo almeno fino alla meta’ di Ottobre.
La prima grande “adunanza” del popolo di FreeBSD è avvenuta infatti a Berkeley, California, dal 17 al 21 Ottobre 1999. Questa rimarrà come milestone, pietra miliare nella storia di FreeBSD, perché in quei giorni, per la prima volta, si sono potuti incontrare sviluppatori, utenti e fans del sistema operativo.
Alle varie conferenze erano presenti più di 350 persone, quasi il doppio di quante ne erano state preventivate all’inizio dall’organizzazione. La conferenza è stata suddivisa in varie giornate.
Il 17 e il 18 Ottobre si sono aperti i lavori con un tutorial di Kirk Mckusick. Il titolo “FreeBSD internals” avvertiva già sul contenuto molto tecnico della presentazione. Infatti, questa verteva soprattutto sulla spiegazione della struttura interna di un kernel BSD e su come questo interagisce con i vari device drivers fornendo i servizi di base da questi richiesti (questa presentazione è stata ripetuta anche alla fine del convegno a causa dell’enorme numero di persone che volevano parteciparvi).
Nei tre giorni 19, 20 e 21 si è tenuta la conferenza vera e propria con varie sessioni che delineavano percorsi tematici diversi, come “Development”, “Networking”, “Security” e “Advocacy”.
Ogni giorno i partecipanti potevano assistere a una prima presentazione comune su un argomento di centrale importanza per FreeBSD e per il suo sviluppo; poi potevano scegliere quali percorsi seguire a seconda delle proprie preferenze e interessi.
Le tre “keynote” a cui tutti noi abbiamo assistito sono state: Martedì 19 Ottobre, Jordan Hubbard: “FreeBSD the State of the Union”. In questo suo discorso Jordan, fondatore e membro del core team, espone i vari punti chiave della storia di FreeBSD e come il progetto si sia evoluto in maniera esponenziale in termini di utenza e di sistemi installati, passando da un sistema sviluppato da quattro persone e utilizzato solo da poche decine di utenti in un progetto Open Source con centinaia di sviluppatori e con una base di utenza stimata oggi in circa 4-5 milioni di utilizzatori nei campi più disparati.
Mercoledì 20 Ottobre, Jeremy Allison (Samba Project) ha parlato di: “Samba Futures. Verso quali mete si sta dirigendo Samba? Quali sono i suoi obiettivi?
Si tratta di un pezzettino di software che permette alle macchine Windows di condividere file e stampanti sui server Unix. Jeremy in questa presentazione ha esposto tra le altre cose quali saranno a breve le nuove features introdotte.
Giovedì 21 Ottobre, Brian Behlendorf (Apache Project) ha parlato di: “FreeBSD and Apache, a Perfect Combo”. Il connubio tra FreeBSD e Apache è molto più forte di quello che molti possono apparentemente vedere, al di la del fatto che apache.org gira sotto FreeBSD. Infatti, gli sviluppatori di Apache, per creare una coordinazione nel progetto, hanno avuto un occhio di riguardo su come certe cose erano state affrontate dal team di FreeBSD a partire dal “code management” fino ad arrivare alla filosofia di licenza. Brian, inoltre, ha parlato di Apache 2.0, della sua nuova struttura, delle nuove caratteristiche e degli altri progetti che il team Apache sta attualmente sviluppando.
Dopo queste conferenze comuni, l’interesse personale (o la simpatia per il relatore:-) facevano operare una scelta nel piano delle conferenze.
Tra le altre, quella più interessanti sono state:
Security I – Mark Murray “FreeBSD System Security”
In questa relazione l’esplosiva personalità di Mark ci ha condotti in una discussione interattiva sull’argomento sicurezza. Cosa offre FreeBSD per la sicurezza della singola postazione di lavoro, come e cosa deve essere implementato per evitare i trabocchetti più comuni.
Security II – Warner Losh “Less Insecure Configuration File Distribution and Replication”
In questo suo discorso Warner, che ha lavorato al progetto FreeBSD fin dalla versione 1.0 gamma, ha presentato come si sia attuato una meno insicura via di distribuzione e di gestione dei file di configurazione minimizzando così ai minimi termini qualsiasi rischio.
Security III – Jonathan Bresler “Stopping Spam, Five Years in Trenches”
Jonathan, postamaster su freebsd.org, ha esposto i metodi usati da freebsd.org per combattere lo Spam, come questi lavorano, perché funzionano e quanto sono effettivi. La conferenza è proseguita esaminando i prodotti che il panorama propone per FreeBSD, i loro pregi e i loro difetti.
Security IV – Mark Murray “FreeBSD Network Security”
Nella sua prima conferenza Mark aveva analizzato i metodi di protezione della singola workstation. In questa sua nuova presentazione ha preso invece in considerazione come si può utilizzare FreeBSD per assicurare la sicurezza a un’intera rete e a tutti i suoi utenti. Lo strumento analizzato in dettaglio è stato IPFW, una delle implementazioni di Firewall presente in FreeBSD. Quali e come sono le regole “sicuramente” da implementare.
Development V – Mike Smith “Intro to FreeBSD Device Driver”
In questa discussione Mike ha parlato della programmazione dei device driver. La sua spiegazione dell’argomento è stata così accurata che questa programmazione diventa qualcosa di più accessibile al grande pubblico e non un argomento tabù di “magia nera” utilizzabile solo da pochi eletti e grandi stregoni. La discussione è terminata con un assedio di domande da parte del pubblico al povero Mike.
Development VII – Greg Lehey “Vinum Basics”
Greg Lehey, autore della “Bibbia” di riferimento per gli utenti di FreeBSD, “The Complete FreeBSD”, parla in questo incontro del suo programma Vinum. Vinum è uno strumento estremamente flessibile di gestione di volumi e dischi, capace di assicurare a FreeBSD la possibilità di utilizzare i più moderni sistemi di RAID (1-10). In questa sua presentazione Greg ha illustrato come configurare Vinum per le differenti esigenze rispondendo a domande poste dal pubblico su i possibili tradeoffs delle varie implementazioni.
Networking III (part 1 e part 2) – Luigi Rizzo “Building Smart Bridges with FreeBSD”
Luigi Rizzo, docente dell’università di Pisa, ha spiegato come utilizzare IPFW per creare nuovi strumenti di controllo di traffico di rete. Luigi ha mostrato come opera la sua creazione “DummyNet”, che consente tra le altre cose di organizzare una gestione del traffico intelligente permettendo di limitare la capacità di banda utilizzabile, e quindi il traffico tra i vari server e workstation.
Questa discriminazione può essere operata usando un mix di parametri quali indirizzo di partenza e/o destinazione, orario, priorità ecc.
FreeBSDcon ’99 è stato un successo non solo di pubblico, ma anche organizzativo. Tutto è stato progettato e realizzato in maniera perfetta non tralasciando nessun aspetto.
Per maggiori informazioni:
* Home page dell’organizzazione: http://www.freebsdcon.org
* Pagina delle foto: http://www.giovannelli.it/freebsdcon/