embra scaldarsi anche negli Stati Uniti la scena del “free Internet”, pur se sempre legata alle multinazionali del commercio. Tre dei maggiori rivenditori nazionali hanno appena annunciato altrettanti piani per l’offerta di accesso a costo zero o assai ridotto. Ciò ovviamente grazie a specifici accordi con altri grossi nomi di Internet. Kmart, mega-catena di grandi magazzini, lancerà insieme a Yahoo un apposito provider gratuito, BlueLight.com, mentre America Online ha firmato accordi sia con Circuit City (elettrodomestici, hi-fi, etc.) che con Wal-Mart, diretto concorrente di Kmart, per fornitura di accesso a tariffe ridotte all’osso. Secondo gli analisti di Jupiter Communications, nel 2003 le famiglie che si collegheranno a Internet “for free” toccheranno quasi quota nove milioni, in prepotente ascesa rispetto al milione e mezzo attuale.
Gli esperti ribadiscono comunque che il trend non provocherà flessioni sostanziali nei confronti dei maggiori provider odierni. Il punto centrale rimane sempre l’ampliamento della base d’utenza. E sembra che l’affiliazione tra grossi marchi possa rappresentare una svolta, per quanto prevedibilmente difficile da attuare nei grossi numeri, avendo come target la curiosità di quanti ancora non sono mai andati online. Il tutto va però provocando mutamenti tra i provider medio-piccoli: dal tipico modello degli abbonamenti ci si va infatti sempre più spostando a quello misto basato su inserzioni pubblicitarie nonché offerte varie di e-commerce e servizi finanziari.