La questione era stata sollevata nell’estate dal 2004 in riferimento a un’offerta che il provider promuoveva come gratuita per i clienti già iscritti ma che comportava, in realtà, un esborso di 59,99 euro.
La proposta aveva ad oggetto lo scambio del vecchio modem Sagem con uno Freebox.
Freebox è un modem proprietario che consente un accesso a Internet a 6 Mbit/s, la visione di circa cento canali televisivi tramite ADSL e un servizio di telefonia gratuita per le chiamate verso telefoni fissi locali e nazionali.
La sentenza, confermando la posizione dell’istante, produce effetti che coinvolgono anche gli altri abbonati che nel frattempo sono intervenuti nella procedura, determinando il moltiplicarsi delle somme che ora la società soccombente è tenuta a restituire.