France Telecom è una vera fucina di novità tecnologiche, come la messa a punta di una cabina telefonica subacquea.
Una cabina che, ovviamente, non servirà i patiti del telefono anche quando sono sott’acqua e sentono il bisogno di comunicare con mogli, mamme e fidanzate.
L’apparecchio, piuttosto, troverà applicazione per le attività subacquee in cui sono coinvolti sommozzatori o palombari.
Il telefono subacqueo, un dispositivo GSM, è composto da una tastiera telefonica, un boccaglio adattato, una lampada e un campanello.
Il campanello e la lampada avvertono il sommozzatore dell’arrivo di una chiamata. La telefonata viene sentita grazie a un sistema d’ascolto subacqueo a conduzione ossea.
L’onda sonora emessa alla superficie passa attraverso il dispositivo per arrivare al boccaglio.
Al sommozzatore sarà sufficiente stringere i denti sul boccaglio e azionare il bottone di comando di sblocco.
Le vibrazioni sonore si propagheranno fino alle sue orecchie attraverso le ossa craniche, come una cassa di risonanza.
Così potrà ascoltare distintamente i suoni che gli arrivano e rispondere in modalità duplex.
Come dicevamo, questa novità si indirizza principalmente ai professionisti del lavoro subacqueo, per migliorare di molto le condizioni di sicurezza.
È stato sperimentato nel 2000 dai subacquei che partecipavano ai lavori archeologici del Centro Studi Alessandrino, incaricato di scoprire l’ubicazione del faro di Alessandria, in Egitto.
Utilizzo è previsto per i lavori legati alle piattaforme petrolifere, ai cantieri navali, alle ricerche scientifiche, alle operazioni di protezione civile o dovunque necessiti l’intervento di personale subacqueo.